|
|
Lunedì 31 marzo Ore 16:15 - 20:15 - 22:30
RUBY SPARKS
(Stati Uniti, 2012) di Jonathan Dayton, Valerie Faris (104')
Con Paul Dano, Deborah Ann Woll, Antonio Banderas, Annette Bening, Steve Coogan, Elliot Gould, Zoe Kazan, Chris Messina
Non è trascorso molto tempo da quando Calvin Weir-Fields è stato definito un caso letterario per il suo acclamato primo romanzo. Ma, da allora, il ragazzo è stato colpito da un persistente blocco dello scrittore, esacerbato da una penosa vita sentimentale. In un ultimo, disperato sforzo di riaccendere la scintilla della creatività, Calvin inizia a modellare nella mente un personaggio femminile. Il suo nome è Ruby Sparks e, dal momento in cui la immagina, Calvin si sente creativamente motivato a scrivere su di lei. Finché Ruby appare nel suo soggiorno. È uno scherzo, un sintomo di follia o un segnale magico? Qualunque sia la risposta, il fatto ha dell’incredibile. All’improvviso, Ruby dorme nel letto di Calvin, prepara da mangiare nella sua cucina, lo incanta con colpi di scena sbalorditivi e imprevedibili perché lui, in qualche modo, ha il potere di cambiarla ogni volta che si siede alla macchina da scrivere. Mentre cerca di destreggiarsi con questo suo potere, Calvin si confronta con un grande dilemma come scrittore e come ragazzo: in che modo riuscire a far funzionare nel mondo reale questa relazione nata dalla sua immaginazione?
Premi:
6 nomination a premi internazionali.
|
|
Così la critica:
Alessandra Levantesi Kezich (La Stampa)
(...) Non banale, la sceneggiatura della Kazan (nipotina del grande Elia) implica un discorso tanto sulla natura della creatività artistica quanto sull’ansia di controllo del maschio sulla femmina; e i coniugi Danton & Faris, registi del riuscito “Little Miss Sunshine” orchestrano la romantica fantasticheria con umorismo e grazia. Vero che il acconto un pizzico intellettualistico non trova sempre il giusto equilibrio fra divertimento e allarme: tuttavia il finale ben imbastito riscatta il film di alcune sue incertezze.
Fabio Ferzetti (Il Messaggero)
Il mito di Pigmalione aggiornato all’era del telecomando, del taglia-eincolla, di YouTube, di tutti quegli aggeggi inventati per accrescere il nostro delirio d’onnipotenza. E con esso la nostra infelicità. (...) Così questo concentrato di vezzi e nevrosi, non solo generazionali, diventa un sorridente itinerario di crescita, artistica e personale. Che fa di ogni processo creativo una metafora della vita pura e semplice. Sempre che “semplice”, oggi significhi ancora davvero qualcosa.
|
JONATHAN DAYTON - (Stati Uniti, 1957)
VALERIE FARIS - (Stati Uniti, 1958)
I coniugi Jonathan Dayton e Valerie Faris sono una coppia di sceneggiatori e registi statunitensi. Jonathan, dopo essersi diplomato all’ Ygnacio Valley High School a Concord, California, si è laureato all’UCLA Film School, studiando film e televisione alla fine degli anni settanta. Lì ha conosciuto Valerie Faris, una studentessa di danza, che è diventata successivamente sua collaboratrice artistica. Dopo l’esordio artistico su MTV con l’innovativo programma 'The Cutting Edge', con la loro Bob Industries Production hanno diretto e prodotto un numero impressionante di lavori, tra video musicali (per Oasis, Red Hot Chili Peppers, Beastie Boys, R.E.M., Smashing Pumpkins), documentari ('The Decline of Western Civilization Part II: The Metal Years', 1998), pubblicità (per VW, Sony PlayStation, Ikea, Apple Computer) e cortometraggi. Al loro attivo anche uno show televisivo per la Hbo (‘Mr. Show with Bob & David’). Dopo l’esordio cinematografico passato inosservato ('Gift', 1993), nel 2006 hanno ottenuto un clamoroso successo di critica e pubblico con 'Little Miss Sunshine', "una squisita commedia sulla stravaganza delle relazioni umane e sull'assurdità di un ingannevole american dream” in cui una ragazzina bruttina e simpaticissima coltiva il sogno di diventare reginetta di bellezza. Attorno a lei la sua sgangherata famiglia, una strepitosa galleria di freaks. 'Ruby Sparks' (2012) è il loro terzo lungometraggio, "una commedia sentimentale brillante, non sempre innocente" (Porro, CdSera).
|
|
|
|
|
|