|
|
Lunedì 27 gennaio Ore 16:15 - 20:15
IN DARKNESS
(Polonia, 2011) di Agnieszka Holland (145')
Con Robert Wieckiewicz, Benno Furmann, MariaSchrader, Herbert Knaup
In Darkness racconta la storia vera di Leopold Socha, operaio del sistema fognario e ladruncolo a Lvov, nella Polonia occupata dai Nazisti. Dopo essersi imbattuto in un gruppo di ebrei nelle fogne della città, Socha accetta di nasconderli per denaro. Quello che inizia come un mero accordo economico prende, però, una piega inaspettata. Tutti dovranno trovare un modo per scampare alla morte nei quattordici mesi vissuti in un continuo stato di allerta.
Premi:
Vincitore di 6 premi internazionali (più 16 nomination) tra cui la nomination all'Oscar come Miglior film straniero.
|
|
Note di Regia: Agnieszka Holland
Ci sono una quantità di storie nuove sull Olocausto attraverso libri e film. Viene da chiedersi se non sia stato detto tutto sull argomento. Eppure, secondo me, il mistero principale non Ë stato ancora rivelato e nemmeno analizzato completamente.
Così la critica:
Fabio Ferzetti (Il Messaggero)
Dagli abissi della Shoah continuano a emergere storie terribili come antichi miti. Miti per l'incredibile concentrazione di senso, per il miscuglio di fatalità, dolore e terrore che li permea da cima a fondo, non certo perché frutto di fantasia. Eppure talmente forti da evocare risonanze appunto mitiche, anche nella loro rappresentazione, benché tutti calati in una precisa
realtà storica.
Paolo D’Agostini (La Repubblica)
In Darkness è un film che mette alla prova lo spettatore e si sottrae ai rischi di ritualità cui purtroppo anche la coscienza e la memoria della Shoah sono esposte (...) La scelta di stile, radicale, è quella di condividere la condizione angosciosa di un gruppo di ebrei di Leopoli che per più di un anno trovano rifugio nelle fogne con la complicità dapprima pagata e poi gratuita e rischiosa di un operaio e ladruncolo polacco - si chiamava Leopold Socha e la sua è una storia vera come quella di Schindler: oggi il suo nome figura tra i "Giusti" dichiarati da Israele.
|
AGNIESZKA HOLLAND - Varsavia (Polonia), 1948
Studia cinema a Praga presso la prestigiosa FAMU con Forman e Passer, tornando in Polonia nel 1972 dopo scontri con la polizia che la fecero finire in prigione. In questi primi anni di carriera fa parte del collettivo di cineasti presieduto da Andrzej Wajda e collabora con Krzysztof Zanussi come assistente alla regia. La sua prima regia, 'Attori di provincia' (1979), vince il premio Fipresci al Festival di Cannes. Emigrata a Parigi per motivi politici, nel 1985 ottiene con 'Bittere Ernte' una nomination all’Oscar come film straniero e nel 1991 una per la miglior sceneggiatura con Europa Europa (la vera storia di un giovane ebreo che si finge ariano per sopravvivere nella Germania nazista). Dopo 'Olivier Olivier' (1992) si trasferisce negli Stati Uniti dove realizza 'Il giardino segreto' (adattamento del classico per ragazzi), 'Total Eclipse' (1995), The Third Miracle (1999), 'Julie Walking Home' (2001). Con 'W ciemnoeci' (2010, In the Darkness) la Holland torna a occuparsi per la terza volta dell’Olocausto.
|
|
|
|
|
|