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Lunedì 24 febbraio In collaborazione con il DAMS Ore 16:15 - 20:15
VIALE DEL TRAMONTO
(Usa 1950) di Billy Wilder (110’)
Con Gloria Swanson,William Holden,Erich von Stroheim, Nancy Olson, Fred Clarke, Hedda Hopper, Buster Keaton

Mentre il suo cadavere galleggia nella piscina di una villa, la voce fuori campo dello sceneggiatore Joe Gillis (William Holden), ripercorre la storia della sua relazione con Norma Desmond (Gloria Swanson), anziana diva del muto che vive isolata insieme al maggiordomo (Eric von Stroheim), immersa nel culto del passato e nella vana attesa di un ritorno sul set: convinto a scrivere una sceneggiatura Gillis ne diventa il mantenuto, l’amante, e infine la vittima.

Premi:
Vincitore di 20 premi internazionali (più 13 nomination) tra cui 3 premi Oscar (Sceneggiatura, Scenografia e Colonna sonora), 4 Golden Globes (Film drammatico, Regista, Attrice drammatica, Colonna sonora) e 2 Nastri d'Argento (Film straniero, Attrice straniera).
Conservato nel National Film Registry presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Il film sarà presentato dal prof. Matteo Pollone del DAMS.

Così la critica:
Paolo Mereghetti (Dizionario dei film)
Fin dall’inizio Wilder stabilisce un tono di cinismo nero, contaminando il noir con atmosfere quasi horror. Disfacimento, morte e follia : il lato oscuro del cinema coincide con quello della vita. Uno dei film più crudeli su Hollywood, e uno dei più affascinanti viaggi nella decadenza, che mescola in modo inquietante finzione e realtà. La Swanson era una diva ormai caduta nell’oblio, von Stroheim un ex regista che aveva diretto la Swanson nel film che le fa proiettare nella sua villa (Queen Kelly), Cecil.DeMille (un altro regista che diresse la Swanson) è ripreso sul set di Sansone e Dalila. Negli incontri tra relitti cinematografici a casa della star si riconosce Buster Keaton. Dopo le reazioni ilari del pubblico, Wilder eliminò la sequenza iniziale nella quale Gillis parlava con altri ospiti dell’obitorio.

Fernaldo Di Giammatteo (Nuovo dizionario universale del cinema)
Credibile fino alla crudeltà, il dramma è ambientato nella mecca del cinema (gli studi Paramount). Billy Wilder evoca un’atmosfera inquietante da horror film con una struttura che organizza dentro una incorniciatura la storia (che è tutto un flashback), raccontata da un cadavere. Prosegue all’insegna della necrofilia: dai film sepolti nella memoria alle riunioni di “spettri” in casa dell’attrice. Wilder porta alla luce, come già altri avevano fatto, il lato oscuro del cinema (che in questo caso coincide con il lato oscuro della vita: il passato e il ricordo che sostituiscono il presente). Lo fa con il rigore e la spietatezza razionale di chi, uscito dalla civiltà dell’espressionismo, ne sfrutta freddamente lo sguardo e la tematica, giocando “perversamente” sul doppio registro della rassicurazione dell’inquietudine. La voce off, che sembrava un abile espediente di sceneggiatura per assicurare alla fabula un supplemento di narrativa, è anche una voce – fantasma, come sono i fantasmi della villa, i suoi abitanti, il film che stanno preparando, e quello che alla fine verrà “girato”.

BILLY WILDER, nome d’arte di Samuel Wilder, Sucha Beskidzka 22 giugno 1906 / Beverly Hills, 27 marzo 2002
Maestro di commedie esilaranti dal tocco leggero e insieme sottilmente pungente, autore di grandi storie drammatiche amare e corrosive , capace di tenere insieme commedia e dramma in un infuso agrodolce, lascia una traccia indelebile nella storia di Hollywood e del cinema tutto. Austrongarico di nascita fugge a Hollywood durante l’inizio del nazismo dopo aver lavorato come giornalista. A Hollywood raggiunge un successo straordinario grazie alla sua abilità di creare storie dal sapore delicato, ma ferreo nell’ordire commedie agrodolci. Il suo maestro indiscusso è stato Ernst Lubitsch il re assoluto della commedia a cui rivolgeva sempre il suo pensiero mentre creava le sceneggiature. I suoi film : Frutto proibito, La fiamma del peccato, Giorni perduti, Scandalo internazionale, Viale del tramonto, L’asso nella manica, Sabrina, Quando la moglie è in vacanza, Arianna, Testimone d’accusa, Stalag 17, L’aquila solitaria, Baciami stupido, A qualcuno piace caldo, L’appartamento, Uno, due, tre!, Irma la dolce, Fedora, Buddy Buddy.

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