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Lunedì 16 aprile Ore 16:15 - 20:15 - 22:30
LIBERE

(Italia, 2017) di Rosella Schillaci – dur. 5''
Con Ada Gobetti, Giuliana Gadola Beltrami, Maria Airaudo , Bianca Guidetti Serra.

Qual è stato il ruolo delle donne nella Resistenza italiana? Il film racconta, con le voci delle protagoniste, cosa ha significato quel periodo di lotta, combattuta insieme agli uomini ma anche e soprattutto per la loro stessa liberazione. Attraverso un montaggio suggestivo di film d'archivio, emerge una visione chiara di quel periodo, “rivissuto” nella memoria e nei ricordi: per molte di loro è stata la prima vera nascita del femminismo, poiché la lotta è vista anche come emancipazione e ricerca di libertà, per una maggiore libertà sessuale, la parità nel lavoro e nella famiglia. Cosa è successo dopo i festeggiamenti del 25 aprile 1945? Cosa hanno ottenuto le donne dopo la Liberazione, le aspettative, le promesse sono state mantenute? Le loro riflessioni, a volte amare, portano in luce un pezzo della nostra storia spesso dimenticato.

Premi:
Vincitore di 12 premi internazionali più 14 nomination, tra i quali 2 Awards of the Israeli Film Academy (Migliore attrice, Migliore attrice non protagonista).
Locandina del film immagine tratta dal film
Così la critica:
Natalia Aspesi (La Repubblica)
A partire dall'assunto che il movimento femminista, quella voglia di uscire da un ruolo subalterno, abbia preso vita proprio a partire dalla Resistenza, il film ha il pregio di valorizzare al massimo ogni tipo di testimonianza, evidenziandone la natura in maniera chiara, inequivocabile, restituendo alle partigiane la loro voce dopo l'oblio. Le fonti sono nastri audio, fotografie, negativi, cinegiornali, pellicole, trascrizioni, pubblicistica, propaganda, microfilm. Tutto viene sapientemente sfruttato, mentre sulle immagini si rincorrono le voci originali di tredici attiviste piemontesi, tra speranza di ieri e delusione di oggi nel constatare il mancato accesso e l'isolamento delle donne ai vertici di partiti e sindacati. Un approccio meditato finalmente anti eroico (nessun volto, solo mani che indagano nella Storia), in assonanza alla scelta musicale di "Oltre il ponte" (testo di Italo Calvino e musica di Sergio Liberovici dei Cantacronache, nell'interpretazione di Milva) a integrare il soundtrack scarno, vibrante di Giorgio Canali. Un ricordo rispettoso, un appello appassionato e filologico, a non dare mai per scontata la libertà e a non smettere di impegnarsi per un mondo diverso.

Anna Maria Pasetti (Il Fatto Quotidiano)
Trovare "qualcosa per cui valesse la pena rischiare la pelle". Le donne italiane della II Guerra Mondiale non ebbero difficoltà a riconoscere nella Resistenza un luogo (meta)fisico per avviare un radicale processo di "Liberazione", sapientemente ambivalente nella doppia accezione di allontanamento dal nemico ed emancipazione del proprio ruolo dai codici ottocenteschi.

ROSSELLA SCHILLACI
Torino, 1973
Rossella Schillaci ha ottenuto un Master in antropologia visiva e regia in Inghilterra. Ha realizzato documentari sul tema delle migrazioni e delle identità culturali, partecipando e ottenendo premi in numerosi festival nazionali e internazionali.
Dichiarazioni della regista (dal press-book del film):
“Non abbiate paura, non vi faccio ritardare il pranzo, parlerò tre minuti. Avrei voluto che in questo studio storico del CLN si parlasse dei Gruppi di Difesa della Donna. E debbo confessare che quando sono venuta qui a parlare, ero seccata, perché dico: ma, proprio io devo venire a parlare delle donne? Tutti gli uomini che hanno parlato prima, forse pensano che parlare delle donne non sia virile? Allora, vorrei, io vorrei, che qualche giovane studente, senza distinzione di sesso, non facciamo discriminazioni, volesse fare oggetto di studio quello che è stato il movimento femminile durante la Resistenza, dall'8 settembre al 25 aprile, per arrivare poi a vedere quella che è stata l'azione delle donne uscite dai Gruppi di Difesa e dai CLN, nelle varie Amministrazioni o nelle posizioni di Governo o di Amministrazione che hanno avuto poi allora”.
Inizia così l'intervento (brevissimo) dell'unica donna partigiana che fu chiamata a parlare durante il convegno del CLN tenutosi nel 1965 a Torino, Ada Gobetti. Abbiamo deciso di accogliere questo invito e di realizzare un film documentario che parli dell'azione delle donne, sottolineando come il periodo della Resistenza sia stato in realtà il primo momento di risveglio del movimento femminile.
Foto del regista
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