NANNI MORETTI
Brunico (Italia), 1953
"Ho iniziato tardi ad andare al cinema, verso i 15 anni. Tra i miei amici c'erano due partiti, quello di Antonioni e quello di Fellini. Io mi iscrissi al secondo. Fin dall'inizio mi sono venute naturali tre cose - ha dichiarato: stare dietro ma anche davanti alla macchina da presa, raccontare il mio ambiente, politico e generazionale, e farlo con autoironia. Ci ho preso gusto e mi sono divertito a costruire un personaggio: la passione per i dolci, una certa rissosità, le inquadrature delle scarpe, lo sport più praticato che visto". Nanni Moretti e il cineforum “No! Il dibattito no!!!” (‘Io sono un autarchico’, 1976) “Tutti si sentono in diritto, in dovere di parlare di cinema. Tutti parlate di cinema, tutti parlate di cinema, tutti! Parlo mai di astrofisica, io? Parlo mai di biologia, io? Parlo mai di neuropsichiatria? Parlo mai di botanica? Parlo mai di algebra? Io non parlo di cose che non conosco! Parlo mai di epigrafia greca? Parlo mai di elettronica? Parlo mai delle dighe, dei ponti, delle autostrade? Io non parlo di cardiologia! Io non parlo di radiologia! Non parlo delle cose che non conosco!” (‘Sogni d’oro’, 1981). "Nanni Moretti è un regista che punta diritto al cuore, alla ricerca della strada più efficace e diretta. Una volta si sarebbe detto economia di mezzi, oggi forse essenzialità espressiva" (Mereghetti, CdSera, 2018).
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