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Lunedì 10 Febbraio Ore 16:15 - 20:15 - 22:30
LA PARANZA DEI BAMBINI
Nome film lingua originale
(Italia 2019) di Claudio Giovannesi – dur. 110’
Con Viviana Aprea, Mattia Piano Del Balzo, Francesco Di Napoli, Ciro Pellecchia, Ciro Vecchione
Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop, O'Russ e Briato vogliono fare soldi, comprare vestiti firmati e motorini nuovi. Giocano con le armi e corrono in scooter alla conquista del potere nel Rione Sanità.
Premi:
Vincitore di 8 premi internazionali più altre 15 candidature, tra i quali 1 Orso d’Argento (Sceneggiatura) al Festival di Berlino, 1 Nastro d’Argento (Fotografia) più altre 7 candidature.
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Così la critica:
Valerio Sammarco (Cinematografo.it)
In Italia, oggi come oggi, sono pochi i registi capaci di girare ad altezza adolescente come Claudio Giovannesi. (…) Fuggendo qualsiasi spettacolarizzazione e allontanandosi dai parametri estetico-narrativi di confezioni stile “Gomorra” (la serie), Giovannesi - supportato e non poco anche dall'ottimo lavoro alle luci di Daniele Ciprì - sembra piuttosto orientarsi verso la tensione più trattenuta e non per questo meno avvincente del “Gomorra” realizzato da Garrone nel 2008.
Emiliano Morreale (La Repubblica)
Giovannesi, autore dell'apprezzato “Fiore”, ha adattato il libro di Roberto Saviano (con lo scrittore e Maurizio Braucci) prendendosi molte libertà, e avendo cura di evitare i rischi di spettacolarizzazione, le scorciatoie e le ambiguità. (...) Il meglio, come nei film precedenti, Giovannesi lo dà nei dettagli precisi, rivelatori, messi lì quasi senza farsene accorgere: l'affacciarsi di Nicola alla finestra a guardare la strada deserta, il matrimonio del boss, i bambini più piccoli che a loro volta ruotano intorno alla "paranza". Esemplare l'uso dei giovanissimi attori, scelti con un accorto casting, e sui quali il film sembra a tratti cucito.
Chiara Borroni (Cineforum.it)
Giovannesi affonda a piene mani nel crime movie migliore, da Scorsese a De Palma, calandone i paradigmi in modo del tutto credibile nel contesto napoletano cui la cronaca (e il cinema e la televisione) ci hanno reso avvezzi. (…) Tutta l’attenzione si concentra sulla prossimità con Nicola e i suoi compagni, su quella naturalezza e sulla loro voglia di mordere la vita per quello che è nel loro mondo fatto di soldi, potere, rispetto.
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CLAUDIO GIOVANNESI
Roma, 1978
Dopo la laurea in Lettere Moderne, prosegue gli studi diplomandosi nel 2005 al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha quindi lavorato per Radio RAI, ha pubblicato recensioni cinematografiche, ha collaborato con la redazione di ‘Blob’. Compone musiche per spettacoli teatrali. Dopo aver diretto cortometraggi e documentari, nel 2009 esordisce nel lungo con 'La casa sulle nuvole', un road movie girato nel deserto che “promette interessanti complicazioni" (Porro, CdSera). Cineasta più a suo agio nel documentario che nel racconto a soggetto, con ‘Alì ha gli occhi azzurri’ (2012) agisce sul limen fra le due pratiche, traendone grande giovamento. Per la critica è “un bel romanzo di formazione, con attori che trasudano verità e l'esperienza della fuga (da casa, dai valori non più condivisi) come costruzione di sé". Nel 2016 realizza 'Fiore', una delle poche sorprese italiane dell'anno. Si tratta di un "appassionato film sul primo amore tra le sbarre in un carcere minorile in un exploit romantico che termina giustamente senza fissa dimora su un treno verso l'ignoto" (Porro). ‘La paranza dei bambini’ è il suo quarto lungometraggio.
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