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Lunedì 11 gennaio Mondi femminili
RACHEL STA PER SPOSARSI
(USA 2008) di Jonathan Demme – dur. 114'
Con Anne Hathaway, Debra Winger, Rosemarie Dewitt


Uscita dal centro di riabilitazione per partecipare al matrimonio della sorella maggiore, Kym travolge l'apparente pace familiare con la sua problematica esuberanza. Tra riunioni di tossicodipendenti anonimi, preparativi nuziali, incomprensioni e liti, affronterà il drammatico episodio che ha segnato la vita di tutta la famiglia.

Premi:
Vincitore di 18 premi internazionali (+20 nominations) tra cui la nominations all’Oscar come miglior attrice Anne Hathaway


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Così la critica:
Federica Lamberti Zanardi (Il Venerdì di Repubblica):

Il film è girato come fosse un documentario, con camera a mano, luci naturali e la sensazione che l'occhio del regista vada a spiare gli sguardi dei protagonisti senza essere visto. Del resto Demme è stato capace di fare di un documentario, “The Agronomist”, un film forte e meraviglioso, raccontando una storia vera (quella di un giornalista che negli anni ‘50 lotta per la democrazia ad Haiti) che sembrava scritta per il cinema. “Qui ho voluto fare il contrario: realizzare una fiction come fosse un reality. Mi ha aiutato molto il direttore della fotografia Declan Quinn. È un maestro. Con lui gli attori si sentono al sicuro perché sanno che tutto quello che il suo occhio vede è bello. Questo mi ha aiutato a rendere ogni scena spontanea e naturale.” A volte un vero pugno nello stomaco. Come quella dove Kym affronta sua madre, interpretata da Debra Winger, che solo per Demme ha accettato, dopo anni di esilio volontario, di tornare su un set. Il clima, la forza e anche in fondo i temi di "Rachel sta per sposarsi" sembrano fare riferimento al cinema di Ingmar Bergman e a film come “Sinfonia d'autunno”. È così? «Non pensavo a Bergman ma piuttosto alla recente cinematografia danese: a Lars von Trier per il modo di girare e a un piccolo film di Susanne Bier, “Dopo il matrimonio”, dove un uomo che sta per morire vuole saldare i conti in sospeso con il passato e la sua famiglia. Ho consigliato ad Anne Hathaway di guardarlo prima di cominciare le riprese di “Rachel sta per sposarsi” e di portare in Kym un po' dell'intensità e del dolore inespresso del personaggio interpretato da Rolf Lassgård».

DEMME, Jonathan – Baldwin (USA), 1944
Jonathan Demme studia Veterinaria alla University of Florida. Critico cinematografico per la rivista universitaria, abbandona gli studi per lavorare alla United Artist. Dopo aver collaborato alla produzione di alcuni film, Demme intraprende la carriera di regista ed esordisce nel 1974 con “Femmine in gabbia” per la factory di Corman. Nel 1979 gira il thriller “Il segno degli Hannan” e l'anno dopo “Una volta ho incontrato un miliardario” che riceve il titolo di miglior film dell'anno dal New York Film Critics Circle. Il grande pubblico si accorge di lui a partire da “Qualcosa di travolgente” (1987) e “Una vedova allegra ma non troppo” (1988). Nel 1991 dirige “Il silenzio degli innocenti”, il suo film di maggior successo: Oscar per la migliore regia, Orso d'Argento al Festival di Berlino e grandi incassi in tutto il mondo. Negli anni seguenti realizza “Philadelphia” (1993, Oscar come migliore attore protagonista a Tom Hanks), “Beloved” (1998, un kolossal sul difficile e traumatico reinserimento degli schiavi neri dopo la Guerra Civile), “The Truth About Charlie” (2003) e lo straordinario documentario “The Agronomist” (2003) un affettuoso omaggio ad un eroe dei nostri giorni.

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