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Lunedì 8 marzo Mondi femminili
IL CANTO DI PALOMA
(Spagna, Perù 2008) di Claudia Llosa – dur. 103'
Con Magaly Solier, Susy Sanchez, Efrain Solis, Marino Ballon


Fausta, una ventenne peruviana, è stata testimone dal grembo materno dello stupro della madre. Il terrore di essere violentata a sua volta l'ha spinta ad inserire una patata nella vagina.

Premi:
Vincitore di 4 premi internazionali tra cui l’Orso d’Oro e il Premio Fipresci al Festival di Berlino


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Così la critica:
Paolo Mereghetti (Il Corriere della sera):

Negli ultimi vent'anni del secolo scorso, il Perù ha vissuto un tragico periodo di guerra civile tra la giunta militare e i movimenti rivoluzionari che sarebbe costato, secondo i dati forniti dalla Commissione per la verità e la riconciliazione, poco meno di 70 mila morti e un numero incalcolabile di stupri e violenze. Soprattutto tra i membri delle comunità indigene. In quegli anni di violenza e di dolore, la cultura popolare ha elaborato alcune credenze per giustificare, se non proprio spiegare, i comportamenti delle persone che hanno vissuto quei momenti. Tra queste ha preso particolarmente piede la diceria della «teta asustada» (letteralmente il seno impaurito), una «malattia» che si trasmetterebbe col latte materno e che toglierebbe l' anima alle persone per farla nascondere sotto terra per il dolore. E proprio “La teta asustada” è il titolo originale del film di Claudia Llosa.

Cinematografo.it:
Ritrovando l'originalità e l'attrice (Magaly Solier) di “Madeinusa” (opera d'esordio, pluri-premiata), Llosa sceglie di raccontare la vicenda della sua eroina con grande coraggio espressivo, costruendo un registro stilistico che si regge più sul canto che sui dialoghi, e su sguardi e volti incorniciati da splendide inquadrature. L'estetica al femminile del cinema latino contemporaneo trova in questo film una realizzazione meticolosa, volta a potenziare per immagini e atmosfere il realismo magico di un Paese sconosciuto ai più.

LLOSA, Claudia Lima (Perù), 1976
Laureata in Scienza della Comunicazione presso la Universidad de Lima (1998), frequenta corsi di sceneggiatura alla Escuela Superior de Artes di Madrid e in seguito quelli di regia alla NYU's Tisch School of the Arts. I suoi primi incarichi sono nel settore televisivo, per produzioni peruviane e straniere. Fondata la casa di produzione Vela Films, si fa un nome nel campo pubblicitario. Nel 2004 Llosa dirige il cortometraggio “Seeing Martina” e l'anno successivo firma la regia del suo primo lungometraggio (“Madeinusa”), tratto da una sua pluripremiata sceneggiatura. Bertolin (Cineforum) ne rileva da Rotterdam (dove ottiene il premio FIPRESCI) “il folklore esotizzante e le forzature di sceneggiatura”.

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