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Lunedì 13 Marzo Ore 16:15 - 20:15 - 22:30 - Marzo al Femminile
MUSTANG
Mustang

(Turchia, 2015) di Deniz Gamze Ergüven – dur. 94’
con Günes Sensoy, Doga Zeynep Doguslu, Elit Iscan, Tugba Sunguroglu, Ilayda Akdogan.

Siamo all'inizio dell'estate. In un remoto villaggio turco. Lale e le sue quattro sorelle scatenano uno scandalo dalle conseguenze inattese per essersi messe a giocare con dei ragazzini tornando da scuola. La casa in cui vivono con la famiglia si trasforma un po' alla volta in una prigione, i corsi di economia domestica prendono il posto della scuola e per loro cominciano ad essere combinati i matrimoni. Le cinque sorelle, animate dallo stesso desiderio di libertà, si sottrarranno alle costrizioni loro imposte.

Premi:
Vincitore di 40 premi internazionali più 48 nomination, tra i quali la nomination all'Oscar come Miglior film straniero, la nomination ai Golden Globe come Miglior film straniero, 4 César (Montaggio, Opera prima, Musiche, Sceneggiatura) e 1 Goya (Miglior film Europeo).

Locandina del film immagine tratta dal film
Così la critica:
Eleonora Saracino (Cult Frame)
Mustang è la versione inglese del termine spagnolo mesteño, ovvero “non domato”; una parola che evoca lo spirito selvaggio dei cavalli, la velocità dei loro movimenti tra impeto e leggiadria. Le cinque protagoniste del film di Denize Gamze Ergüven, che segna il brillante esordio della regista turca, sono creature indomite, giovanissime eroine che sfidano la mentalità retriva di un paese che sembra aver fermato il tempo in usi e tradizioni di crudele anacronismo.

Alessandra Levantesi Kezich (La Stampa)
Mustang, ovvero il cavallo selvatico, a simbolo di fanciulle in fiore dallo spirito ribelle. (...) Molti hanno visto echi delle “Vergini suicide” di Sofia Coppola nel film di Deniz Gamze Erguven, ma lo stile della regista turca, riecheggia semmai il modello del cinema francese per il tocco lieve e la naturalezza con cui si intona ai palpiti adolescenziali della protagoniste.

Gianluca Arnone (Cinematografo.it)
Miracolosamente sfuggito alla “longa manus” della censura, il giovane cinema turco dimostra di saper utilizzare verismo e allegoria per fornire la chiave d’accesso a un paese finito pericolosamente fuori dai nostri radar con tutte le sue problematiche. “Mustang” è forse l’esempio più eloquente di questa contraddizione, rivelando nella denuncia a un sistema retrogrado e oppressivo un’insperata e sperabile primavera turca.

DENIZ GAMZE ERGÜVEN
Ankara (Turchia), 4 giugno 1978

“I film non sono discorsi politici”(D.G.Erguven, 2015). Regista e sceneggiatrice turca naturalizzata francese, si trasferisce in Francia con la famiglia nei primi anni Ottanta. Cinéphile compulsiva per sua stessa ammissione, consegue la laurea in Lettere e un master in Storia africana a Johannesburg. Frequenta quindi la prestigiosa scuola di cinema parigina La Fémis. Il corto realizzato per l'esame del diploma,‘Bir Damla Su’(‘Une goutte d’eau’, 2006, il tentativo di emancipazione di una giovane turca che si ribella contro il sistema patriarcale) è in concorso al Festival di Cannes e riceve un premio a quello di Locarno. Nel 2011 ottiene una borsa di studio offerta dal festival di Cannes per sviluppare il progetto di‘The Kings’, una sceneggiatura messa da parte per mancanza di finanziatori.‘Mustang’(scritto a partire dal 2012) è il suo primo lungometraggio, girato nell’estremo nord della Turchia, nella regione di Inebolu, a 600 km da Istanbul.
Foto del regista
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