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Lunedì 25 Febbraio Ore 16:15 - 20:15 - 22:30
VISAGES, VILLAGES
(Francia, 2017) di Agnès Varda e JR – dur. 89’
Documentario
Un'icona della Nouvelle Vague ora novantenne e un giovane artista parigino che si definisce un "photograffeur" (fotograffitaro). Sono saliti a bordo del furgone magico di JR e si sono messi in viaggio per la Francia rurale per andare incontro alla vita incontrando, più o meno casualmente, tante persone, e immortalandole con giganteschi ritratti in bianco e nero.
Premi:
Vincitore di 33 premi internazionali più 34 nomination, tra i quali la Nomination al Premio Oscar come Miglior documentario, il Golden Eye e l'Œil d'or al Festival di Cannes.
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Così la critica:
Marzia Gandolfi (MyMovies)
Film a quattro mani, quattro piedi e quattro occhi, nel corso del viaggio sarà sovente questione di sguardi, “Visages, Villages” è un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. “Visages, Villages” è al principio la storia di un incontro tra Agnès Varda, autrice di “Cléo”, e JR, street photographer tenacemente indipendente che deve la sua reputazione ai collage giganteschi che incolla nel cuore delle metropoli, lontano dai musei di arte contemporanea. Franchi tiratori di generazioni differenti ma uniti dalla stessa passione per l'avventura creatrice fuori norma, dalla loro amicizia nasce l'idea di fare un film insieme. L'idea di un viaggio attraverso la Francia rurale perché la campagna offre una grande varietà di paesaggi, un rapporto diretto con la natura e l'ambiente, un territorio nuovo per JR, considerato artista urbano, un ritorno alle origini per Agnès Varda, inclassificabile patriarca della Nouvelle Vague.
Fabio Ferzetti (Il Messaggero)
Se c'è una cosa che distingue il cinema da ogni altra forma espressiva è la sua natura plurale. Non solo si fa e si vede (si vedeva) in tanti, ma perfino i registi a volte sono in due. Spesso, e anche questo fa pensare, sono fratelli (i Lumière, i Taviani, i Coen, i Dardenne). A volte invece sono estranei, uniti da un'idea o un'avventura. Agnès Varda e JR, coautori dell'incantevole "Visages, Villages", sono un caso ancora più raro. Oltre che registi infatti sono anche soggetto e coprotagonisti di un documentario che racconta e rivela molto altro, ma torna sempre a loro due, coppia poetica e a volte comica.
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AGNES VARDA
Ixelles, Belgio, 30 maggio 1928
Fotografa, regista e artista, Agnès Varda è uno dei punti chiave della Nouvelle Vague francese, all'interno della quale si è imposta con titoli come 'La pointe courte' (1955) e 'Cléo dalle 5 alle 7' (1962), e uno stile che segue quello del realismo documentaristico-sperimentale, inglobante questioni femministe e una pungente critica sociale, portati parallelamente avanti fino agli Anni Ottanta ('Senza tetto né legge', 'Les glaneurs et la glaneuse', 'Deux ans après').
Successivamente, seppur non perdendo mai di vista il suo punto d'origine, si interesserà largamente della concezione dell'arte nello scontro con la modernità tanto da essere celebrata per la totalità delle sue opere cinematografica con il Prix René-Clair de l'Académie Française, una delle più alte e prestigiose onorificenze del cinema d'oltralpe..
JR
Parigi, Francia, 22 febbraio 1983
Il suo pseudonimo rappresenta le iniziali del suo nome (Jean René). Cresce nella periferia parigina, passa l'adolescenza nel mercato delle pulci di Clignancourt, dove i suoi hanno un banco, studia al liceo Stanislas e, trovata una macchina fotografica nel metro nel 2001, percorre l'Europa per incontrare persone e artisti che si esprimono sui muri. Si definisce un photograffeur.
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