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Lunedì 21 Gennaio Ore 16:15 - 20:15 - 22:30
LUCKY
(USA, 2017) di John Carroll LynchCognome – dur. 88’
con Harry Dean Stanton, David Lynch, Ron Livingston, Ed Begley Jr., Tom Skerritt.
Alla soglia dei novant'anni Lucky tiene fede al suo nomignolo. Pur fumando un pacchetto di sigarette al giorno e bevendo alcolici, le sue diagnosi mediche sono impeccabili. Ma dopo una caduta comincia a temere la morte e la solitudine.
Il film sarà proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Premi:
Vincitore di 10 premi internazionali più 15 nomination, tra i quali il Premio della Giuria Ecumenica al Festival di Locarno.
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Così la critica:
Luca Marchetti (Sentieri Selvaggi)
Non c'è nessuna esistenza da riscattare, non c'è nessuna routine senile da spezzare. Lucky, opera testamento della vita e della poetica umana del compianto Henry Dean Stanton non è altro che un film che parla di un epilogo, di una lenta e inesorabile fine. Come se stessimo leggendo le lettere stoiche di qualche senatore-filosofo romano, isolato in qualche villa ai confini dell'impero in attesa della morte, Lucky ci racconta la normalità di una vecchiaia che è l'unica realtà possibile.
Roy Menarini (Mymovies)
(...) Harry Dean Stanton, attore amatissimo dai cinefili e figura di interprete in grado di rappresentare sé stesso in maniera così coerente di film in film da farcelo considerare quasi un nostro conoscente. Ecco perché Lucky non avrebbe potuto essere dedicato a nessun altro attore, essendo completamente assorbito dal suo protagonista e totalmente costruito su di lui. Come se fosse un delicato dietro le quinte della vita reale dell'anziano Harry Dean Stanton, e perfettamente al crocevia tra “Paris, Texas” e “Una storia vera” (con un pizzico di “Twin Peaks”: David Lynch non a caso compare in una particina), “Lucky” si presenta come film testamentario assoluto. La storia successiva narra della scomparsa reale del grande caratterista, ma non è difficile intuire nella vecchiaia e nella fragilità del personaggio un'eco di un artista che sa bene di essere alla fine della sua vita e alla conclusione di una carriera appassionante.
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JOHN CARROLL LYNCH
Boulder, Colorado, Stati Uniti, 1° agosto 1963
Inizia la carriera artistica come attore teatrale nei primi anni Ottanta e nel cinema nel 1993 in 'Due irresistibili brontoloni'. Il personaggio che lo rende noto è quello del tenero marito della poliziotta Marge in 'Fargo' (1996) dei fratelli Coen. Pur non interpretando mai ruoli di grande rilievo, Carroll Lynch inizia ad apparire sempre più frequentemente in grandi produzioni hollywoodiane, soprattutto nei film d'azione: è caratterista sempre discreto in 'The Fan', 'Face/Off', 'Codice Mercury', 'Zodiac', 'Shutter Island', 'Gran Torino', 'Jackie', 'The Founder'.
'Lucky' rappresenta il suo debutto dietro la macchina da presa.
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