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Lunedì 3 Dicembre Ore 16:15 - 20:15 - 22:30
SULLA MIA PELLE
(Italia, 2018) di Alessio Cremonini – dur. 100’
con Alessandro Borghi, Jasmine Trinca, Max Tortora, Milvia Marigliano, Andrea Lattanzi.
Il 15 ottobre 2009 Stefano Cucchi viene fermato dai carabinieri. Viene decisa la custodia cautelare; in tale data Cucchi non ha alcun trauma fisico. Il 22 ottobre 2009, muore all'ospedale Sandro Pertini. Il film è la ricostruzione di quella discesa negli inferi, durata una settimana “sulla sua pelle”, quella di Stefano Cucchi e della sua famiglia. Famiglia con la quale ci uniamo nel desiderio di giustizia. Un film necessario.
Premi:
Vincitore di 3 premi internazionali più 1 nomination. Film d'apertura della sezione "Orizzonti" alla Mostra del Cinema di Venezia.
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Così la critica:
Mauro Episcopo (Il Fatto Quotidiano)
(...) Diretto da Alessio Cremonini, il film ha inaugurato la sezione Orizzonti del Festival di Venezia, volta a premiare i nuovi nomi emergenti del mondo del cinema. Alla presentazione pubblica a Roma ha preso parte anche la sorella Ilaria, da sempre in prima linea nella battaglia per avere giustizia: “Per tanti anni si è cercato di cancellare questa storia, la verità nella sua drammatica semplicità - ha detto Ilaria Cucchi prima della proiezione. Quando ho saputo dell'intenzione di realizzare questo film ero spaventata perché stavo mettendo la nostra storia e il nostro dolore nelle mani di qualcuno che non conoscevo nemmeno. Oggi posso dire che non potevo metterlo in mani migliori. Questo film è ciò che dovevo a mio fratello”. Accanto a Ilaria, interviene anche l'avvocato Fabio Anselmo: “Un film molto severo, per nulla tenero con Stefano, non gli regala nulla, proprio per questo un film vero. Questo lo dobbiamo alla produzione ma anche alla famiglia Cucchi. Perché la famiglia Cucchi è una famiglia onesta, che rispetta lo stato ma che dallo stato non è stata rispettata. Sono convinto e, spero di non essere smentito, che la morte di Stefano Cucchi avrà giustizia”.
Greta Leo (Il Cinematografo)
(...) Una vicenda tragica che dopo nove anni non ha ancora avuto una risposta definitiva sebbene vi siano state sentenze e ribaltamenti delle stesse in un continuo gioco di verità, occultamenti, ammissioni e reticenze. (...) Sarebbe tuttavia un errore pensare che “Sulla mia pelle” rappresenti un'operazione di beatificazione. Aderente ai fatti, ai verbali dei processi, alle testimonianze, al contrario ricostruisce un'esistenza votata alla rovina senza nulla nascondere. Nell'adesione alla cruda realtà sta del resto tutta la tragicità della storia, una concatenazione di errori che il ragazzo pagherà sul proprio corpo. Una figura esile e segnata, fatta rivivere da un bravissimo Alessandro Borghi, immedesimato nel protagonista sino alla sofferenza estrema, eppure mai eccessivo. Il dimagrimento, la voce, l'andatura cercati e trovati nello sforzo di aderire al vero Stefano, lasciano senza fiato, ma a colpire più di ogni altra cosa è lo sguardo rassegnato di chi ha perso fiducia nel mondo e nelle istituzioni. Che è come finisce per sentirsi lo spettatore di fronte a questo esempio di cinema civile, alto, necessario e senza appello.
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ALESSIO CREMONINI
ROMA, 1973
Ha cominciato lavorando come assistente alla regia nella serie televisiva 'Amico Mio' e poi nel cinema come assistente di Ettore Scola.
Nel 1997 esordisce alla regia con 'Marta', cortometraggio inserito nel film a episodi 'I corti italiani' presentato a Venezia. Negli anni successivi scrive sceneggiature per il cinema ('Voci', 2000, premio Federico Fellini; 'Private', 2004) e la televisione (puntate per la soap opera 'Vivere', i tv movie 'Una famiglia per caso' e 'La notte breve', di cui è anche regista).
Anche insegnante (per il master per traduttori e adattatori all'università di Bologna e di scrittura creativa alla scuola Act Multimedia), nel 2013 scrive, dirige e produce 'Border', film girato in arabo sulla guerra siriana.
'Sulla mia pelle' è il suo secondo lungometraggio..
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