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Lunedì 25 Gennaio Ore 16:15 - 20:15 - 22:30
IL SEGRETO DEL SUO VOLTO
Phoenix
(Germania, 2014) di Christian Petzold – dur. 98’
con Nina Hoss, Ronald Zehrfeld, Nina Kunzerdof, Rystan Putter, Michael Maertens.
Germania, secondo dopoguerra. Nelly, cantante ebrea, è sopravvissuta al campo di concentramento ma ne è uscita sfigurata a causa di un colpo di arma da fuoco. Si sottopone quindi a un intervento di chirurgia plastica che le modifica le sembianze. Il marito Johnny non la riconosce e lei ne approfitta per indagare sul suo passato.
Premi:
Vincitore di 6 premi internazionali (più 7 nomination) tra cui il premio FIPRESCI al Festival di San Sebastian.
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Così la critica:
Paola Casella (Mymovies)
Nessun tedesco, dice il film di Christian Petzold, ha voluto sapere quel che era successo nei campi di concentramento, e nessuno si è potuto chiamare fuori dalla responsabilità collettiva di aver permesso l’Olocausto. Attraverso un racconto lineare e nitido, il regista tedesco affronta i fantasmi che affollano la coscienza del suo popolo senza mai calcare la mano, e sceglie di raccontare la sua storia attraverso il cuore di una donna che non si rassegna né all’indifferenza dei suoi connazionali né alla disumanità dell’antisemitismo. Nelly non smette di amare e di credere nella fondamentale bontà dell’uomo, ed è questo che la salva, invece di intrappolarla nella zona morta fra l’impossibilità di tornare indietro e quella di andare avanti. Ma alla sua dolcezza e al suo desiderio profondo di perdono fanno corona la viltà e i rancori degli altri, anche quelli apparentemente più integrati nella Germania post bellica.
Claudio Bartolini (FilmTv)
Nel cinema di Petzold, l’universale ricade sempre sull’individuale. Le ferite sul volto dell’ebrea Nelly, di ritorno a Berlino dal lager di Auschwitz sono quelle di ogni perseguitato. Il suo corpo è il corpo della Storia. All’annientamento dell’Io subito nel campo corrisponde il desiderio di riappropriazione della propria immagine identitaria riposto in una plastica facciale (...). Rigore fotografico, sottrazione di colonna sonora, personaggi dispersi sul viale della dimenticanza. Epifanie implose nella cesura del movimento di macchina, con stacchi di montaggio netti, brutali, a smentire la fluidità del ricorso. “Il segreto del suo volto” è un film inesauribile, l’ennesimo di un cineasta a cui aggrapparsi disperatamente.
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CHRISTIAN PETZOLD - Hildesheim (Germania), 1950
Studia teatro e letteratura e, prima di frequentare la DFFB (Deutschen Film und Fernsehakademie) a Berlino, fa il servizio civile presso un Cineclub della Renania. È autore dei cortometraggi ‘Mission’ (1987), ‘Welber’ (1989), ‘Suden, Glanz und Elend der Hochbegablen’ (1990), ‘Ostwarsts’ (1991) e ‘Das warne Geld’ (1992/93).
Dal 1987 è regista di cortometraggi e da 1995 di film televisivi. Nel 2000 esordisce nel lungometraggio con ‘Die Innere Sicherheit’ (Lo stato in cui vivo). Nel 2005 presenta a Berlino ‘Gespenster’, “un'opera trendy priva dell'appeal necessario per trattare il drammatico tema della ricerca di una figlia rapita” (Zappoli, SC). Neanche i lavori successivi riscuotono il plauso della critica: ‘Yella’ (2006) è “deludente fino all'irritazione” (Mereghetti) e ‘Jerichow’, è “una storiaccia melodrammatica su un triangolo amoroso” (Rossi). Invece molto apprezzato è ‘Barbara’ (2012, Orso d’argento a Berlino), ambientato nella Germania Est dei primi anni Ottanta, in un contesto storico e politico soffocante. Il registro è “rigoroso, austero, di ascendenza classica” (Piccardi, Cineforum), e il film, “efficace nel restituire l’umiliazione e la paura, affronta il tema del diritto alla felicità e del confronto con chi sta peggio, senza cadere mai nella retorica o nel manicheismo” (Mereghetti).
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