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Lunedì 13 febbraio Ore 16:15 - 20:15 - 22:30
MICHEL PETRUCCIANI BODY & SOUL (Michel Petrucciani)
(Francia, Germania, Italia 2011) di Michael Radford dur. 90'
con Michel Petrucciani
Michael Radford racconta Michel Petrucciani, virtuoso del jazz, pianista dal tocco irripetibile, che ha trasformato il destino ingrato che lo ha fatto nascere con una malattia genetica invalidante in un’occasione di applicazione appassionata alla tastiera e di espressione totale di sé. […] Vendette un milione e mezzo di album, suonò per il Papa, sopravvisse (con un certo orgoglio) a Charlie Parker e morì a 36 anni, a New York, per non essersi risparmiato mai nemmeno per sbaglio. (MYmovies)
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Così la critica:
Marianna Cappi (MYmovies):
Il lavoro di Radford […] si affida con successo all’istrionica personalità di Petrucciani e al piacere che lui stesso traeva dal ripetere la propria storia [...]. Il materiale di repertorio è piuttosto affascinante, racconta un mondo dorato e dannato dall’interno, senza filtri agiografici, mentre la musica, ovviamente sempre presente, non è però il centro dell'interesse del regista, che sceglie di non staccare gli occhi dall’uomo. […] Il film racconta un personaggio che ha corteggiato e consumato gli eccessi per tutta la vita in modo assolutamente moderato, decisamente più classico che jazz.
Boris Sollazzo (FilmTv):
Ci sono biografie che sono sceneggiature cinematografiche già scritte. E con la vita di Michel Petrucciani, pur breve [...], si potrebbe tirar su una saga. […] Quel metro d’uomo si inarcava sul pianoforte con la sapienza di un amante esperto e fantasioso - e i suoi amori giurano che lo fosse -, affrontava la vita con una fame selvaggia, conquistava il cuore degli appassionati di musica come riusciva a farlo con quelli del suo bizzarro entourage. Sapeva incantare e ferire tutti come nessun altro, è stato l’ultimo grande pifferaio magico del jazz. A 13 anni suonava con i mostri sacri, a 22 era uno di loro. Michael Radford […] si limita “solo” a ripercorrere questa vita con pezzi di repertorio scovati ovunque. […] Il tocco che ci mette lui è cercare l’uomo dietro il talento purissimo e disumano, il gigante nel corpo minuto.
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MICHAEL RADFORD - New Dehli (India), 1946
Figlio di padre scozzese e madre austriaca, nasce in India nel 1946. Dopo anni di soggiorno all’estero, entra a Oxford che abbandona prima di concludere gli studi. Un’altra fonte lo vede laurearsi e lavorare brevemente come insegnante ad Edimburgo. Di sicuro frequenta la National Film School, allora ai suoi inizi, e ne esce nel 1974. Lavora per la televisione, realizzando per la BBC documentari su Napoli e sulla Scozia. Sempre per la BBC realizza la sua prima fiction, “The White Bird Passes” (1980). Nel 1982 dirige il suo primo lungometraggio: distribuito anche nelle sale, “Another Time, Another Place” è premiato al Festival di Taormina. Il successivo “Orwell 1984” (1984) ottiene il British Film Award per il miglior film e miglior attore. Dopo aver realizzato l’interessante “Misfatto bianco” (1987) e l’inconcludente “Delta di Venere” (1991), sceneggia e dirige “Il Postino”, con Massimo Troisi, che viene candidato a 5 Oscar e vince quello per le musiche di Luis Bacalov. Negli anni successivi realizza “B. Monkey - una donna da salvare” (1998), “Dancing at the Blue Iguana” (2000), “Il mercante di Venezia” (2004) e “Flawless” (2007).
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