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Lunedì 21 marzo Ore 16:15 20:15 22:30
PROMETTILO (Serbia, Francia 2006) di Emir Kusturica dur. 126' Con Uros Milovanovic, Maria Petronijevic, Aleksandar Bercek
C'era una volta il giovane Tsane che vive in un remoto paradiso campestre serbo, con il nonno, ex partigiano e strambo inventore, il quale arrivato alla fine dei suoi giorni, chiede al nipote di andare in città e mantenere tre promesse: vendere la mucca Cvetka al mercato, comprare un’icona di San Nicola e… una moglie bella e brava!
In concorso al Festival di Cannes 2007
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Così la critica:
Lietta Tornabuoni (La Stampa):
In altri film la componente politica era più chiara. Adesso sembra interessare soltanto la vitalità degli uomini: come se nella politica l’autore avesse ormai perduto ogni fiducia, ogni speranza.
Film TV:
Il film, ritmicamente leggiadro, narrativamente incalzante, è disseminato di battute e situazioni più da commedia, fantasy (...) anche se i valori che smercia sono umanisti: il senso della famiglia, il rispetto della parola data...
Giulia Lucchini (Cinematografo.it):
Non mancano nemmeno gli animali e le allusioni politiche: “Hitler attaccò la Polonia per odio, ora invece lo si fa per misericordia, perché ti amano troppo!” dice il nonno (…) Insomma, una commedia esilarante e surreale, ma anche ridondante, in cui l’amore è happy-ending hollywoodiano e affabulatorio: non invecchiare, Kusturica. Promettilo!
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EMIR KUSTURICA - Sarajevo (Bosnia, ex Jugoslavia), 1954
Nato in una famiglia musulmana di Sarajevo, mostra subito la sua attitudine per il cinema realizzando già al liceo due cortometraggi. Frequenta quindi la celebre accademia cinematografica FAMU di Praga dove si laurea nel 1977 con il cortometraggio “Guernica”, che vince un premio al festival di Karlovy Vary. Dopo alcuni anni trascorsi alla televisione di Stato, debutta nel mondo del cinema nel 1981 con “Ti ricordi di Dolly Bell?” (Leone d’oro alla Mostra di Venezia). La sua seconda pellicola, “Papà è in viaggio d’affari” vince la Palma d’oro al festival di Cannes, cinque premi in patria e viene nominata per l’Oscar. Nel 1989, riceve un'accoglienza ancora migliore per il suo film successivo, “Il tempo dei gitani”. Il suo debutto americano avviene con la commedia surreale “Il valzer del pesce freccia” (Arizona Dream, 1983), al quale segue la commedia vincitrice ancora della Palma d’oro a Cannes “Underground” (1995), considerato da molti il suo capolavoro. Nel 1998 vince il Premio speciale per la regia Leone d’argento a Venezia con il film “Gatto nero, gatto bianco”, una commedia oltraggiosa e farsesca. Nel 2001 dirige “Super 8 Stories”, un tipico documentario on the road dedicato ad un concerto del suo gruppo. Con il successivo “Maradona by Kusturica” (2008) il regista racconta l'avventura di un campione dal gol del secolo al naufragio nel grasso e nella coca.
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