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Lunedì 20 dicembre Evento Speciale in collaborazione con il DAMS ore 16:15 – 20:15
30° ANNIVERSARIO DEL FILM
THE BLUES BROTHERS

(USA 1980) di John Landis – dur. 130'
Con John Belushi, Dan Ayckroyd, Kathleen Freeman, Henry Gibson.
Jake ed Edwood devono pagare 5.000 dollari di tasse se vogliono evitare la chiusura dell'orfanotrofio dove sono cresciuti. Per guadagnare la somma decidono di rimettere in piedi la vecchia band e tornare a suonare il blues.

L’evento si aprirà con un concerto blues dal vivo dei Karamazov Bros Band.

Premi:
Vincitore del Golden Reel per il Miglior montaggio sonoro.



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Così la critica:
Paolo Mereghetti (Dizionario dei Film):
Perfettamente in sintonia con lo spirito ribellistico e irriverente dei tempi, il film di Landis, che firma la sceneggiatura con Dan Aykroyd, si è trasformato quasi immediatamente (anche per la presenza sulfurea di Belushi) in un fenomeno di costume, un canone di eleganza (occhiali Ray Ban modello Wayfarer, cravatte lunghe e strette, cappello e vestito rigorosamente neri), un inno alla musica blues e una pietra miliare della comicità demenziale. L'inseguimento tra le strade di Chicago è autenticamente epico. Una lista infinita di partecipazioni straordinarie: James Brown fa il predicatore, Steven Spielberg l'impiegato delle imposte, il regista Frank Oz l'ufficiale del penitenziario che restituisce gli effetti personali, Twiggy la signora elegante, John Landis l'ufficiale di polizia La Fong, Ray Charles il venditore di strumenti musicali, Aretha Franklin balla e canta in pantofole e Cab Calloway rifà se stesso cantando Minnie the Moocher. Un film assolutamente geniale. Costò uno sproposito e si rifece solo con gli incassi all'estero.

Ferdinando Di Giammatteo (Dizionario dei Film):
Costato oltre trenta milioni di dollari, in gran parte spesi per gli effetti speciali, è stato definito il primo "comi-kolossal-musical" della storia del cinema. La grandiosità dello spettacolo e il tipo di comicità catastrofica che l'azione del film mostra, lo apparentano come tendenza a “1941-Allarme a Hollywood” (1980) di Spielberg, ma canzoni e balletti, innestati nel tessuto narrativo, ne fanno un vero e proprio musical. L'equilibrata alternanza fra comicità d'azione e comicità di situazione, la buona caratterizzazione (grottesca) dei personaggi (anche dei minori), il montaggio secco e rapido come si addice ad un film d'azione e un finale in crescendo, degno delle migliori "chases" delle vecchie comiche,f anno sì che il film abbia tutte le carte in regola per piacere al pubblico di tutto il mondo e ne giustificano gli incassi da record.
JOHN LANDIS - Chicago (Illinois), 1950
Lavora nel mondo del cinema fin da adolescente (inizia come fattorino alla 20th Century Fox) e la lunga gavetta lo porta a frequentare moltissimi set e a fare conoscenze importanti. La scalata comincia come assistente di produzione, poi è attore, sceneggiatore e infine regista. Il primo successo arriva con “Animal House” (1978) e due anni dopo si garantisce un posto nella storia del cinema grazie a “The Blues Brothers”. Negli anni successivi continua a svecchiare gli stili dell’intrattenimento, consolidando la propria fama grazie a film come “Un lupo mannaro a americano a Londra”, “Una poltrona per due”, “Beverly Hills Cop” e al video musicale “Thriller” per Michael Jackson. Dopo i capolavori degli anni Ottanta, "Landis diventa a poco a poco un autore sempre più ai margini e difficile da piazzare sugli asfittici mercati internazionali. Perché le sue opere sono congegni esplosivi e destabilizzanti. E ogni volta che appaiono - comiche, politiche, teoriche - creano confusione e riflessione. E depistano. Scardinano generi e certezze" (Gariazzo).

KARAMAZOV BROS. BAND
La band nasce nel 1990 da un’idea dei chitarristi Peo Gandini e Kino Rossini, già all’attivo assieme al bassista Maurizio Dedoni nella band di Filippo RaniseWILD WINGS”. La formazione parte con l’appoggio del batterista sanremese Ramon Rossi, trasferitosi poi a Milano dove collaborerà con grandi nomi italiani come Dalla, Finardi, Gianco ecc. La band parte così per una serie di serate in tutta la riviera, compresa quella francese, toccando anche il Piemonte e la Lombardia. Nel ‘95 la line-up già avviata riscopre un vecchio amico milanese: Sergio Cocchi, appena arrivato dal KIT (Keyboard Institute) di Los Angeles e tutt’ora attivo con il bluesman Andy J.Forest (San Francisco). Il meglio delle serate viene registrato in un CD live nell’estate del ‘95 dove la band di Peo e Kino trova la collaborazione, oltre che di Sergio Cocchi alle tastiere, del giovane talento Sandro Tagarelli diplomato insieme a Peo Gandini al C.P.M. (Centro Professione Musica) di Milano, famosa scuola fondata dal noto chitarrista Franco MUSSIDA della P.F.M. (Premiata Forneria Marconi). Nel ‘99 ultimo, non per bravura, entra al basso Sergio Barletta, anche lui con un bagaglio validissimo che spazia dal funk al blues al rock. La band suona sino al 2001 a ritmi elevati, partecipando anche al Festival Blues di Bordighera e Festival Heineken in Piemonte e Lombardia. Nel 2002 la formazione di Gandini si rinnova introducendo il già noto chitarrista-cantante Mauro Vero, docente del Corso di Chitarra Elettrica alla Scuola Panta Musica di Imperia e proveniente da esperienze a livello nazionale. Nel 2004 la band trova l’ultima pedina per una partita vincente arruolando il bassista Max Matis proveniente da esperienze rock, blues e funk italiane e di Hard Rock a livello europeo (partecipa all’incisione di un disco dove compare la presenza di GLENN HUGHES, storico bassista e cantante del gruppo hard rock anni 70 DEEP PURPLE). La Karamazov bros. Band è tutt’oggi una delle band più vecchie del Ponente Ligure ma con ancora tanta voglia di proporre la loro miscela di Rock, Funk e Blues.

Chitarra-voce Peo Gandini
Chitarra-voce Mauro Vero
Basso Kino Rossini
Batteria Sandro Tagarelli


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