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Lunedì 17 gennaio Ore 16:15 – 20:15 – 22:30
LA BOCCA DEL LUPO
(Italia 2009) di Pietro Marcello dur. 67'
Con Vincenzo Motta e Mary Monaco
Enzo appena uscito dal carcere attraversa Genova alla ricerca dei luoghi del suo passato. Ad attenderlo nella piccola casa c'è Mary, la compagna di una vita.

Premi:
Vincitore di 4 premi internazionali: il Premio Caligari e il Teddy al Festival di Berlino, il Premio FIPRESCI e il Miglior film al Festival di Torino.



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Così la critica:
Paolo D'Agostini (La Repubblica):
Pietro Marcello
(...) ha realizzato con “La bocca del lupo” un fertile e singolare ibrido. Non del tutto documentario né del tutto finzione. Un insieme che ricorre in abbondanza alla risorsa del repertorio storico e al patrimonio dei filmini amatoriali. Tre protagonisti: due esseri umani e una città, Genova. (...) Enzo e Mary sono due naufraghi. Reietti ma anche angeli. Il raffinato populismo del film - lezione viscontiana, forse, comunque prezioso per asciuttezza e assenza di sbavature retoriche - è nell'indicare nella loro ruvida tenerezza, nella loro elementare pulizia, il riscatto da un panorama di macerie. La Genova già orgogliosamente industriale, già punto di partenza del riscatto nazionale dei Mille, crocevia di scambi ma anche porto di adii per gli emigranti, degradata e abbandonata nel suo dedalo di vicoli affollati di vecchie esclusioni e nuove marginalità. Le due anime sofferenti e limpide di Enzo e Mary sono la promessa, per nulla grottesca ma autentica, di una ritrovata umanità. Due impresentabili irregolari sono i veri custodi del volersi bene, del bello e del positivo. Il diamante sepolto sotto il letame.

Roberto Silvestri (Il Manifesto):
Un'esperienza di cinema unica e affascinante (...) Dedicato agli outsider insorgenti di oggi che danno ancora un'anima al nostro quotidiano esanime.

PIETRO MARCELLO - Caserta (Italia), 1976
"Non ho avuto grosse esperienze nel cinema, la mia unica scuola sono stati i tanti film che ho visto. Il cinema è stato la fuga dalle bruttezze del quotidiano, è stata l'illusione di vedere il modo diverso il mondo e di guardare oltre" (Marcello, intervista a Film DOC). Nel 2002 realizza il radiodocumentario “Il tempo dei magliari”, trasmesso da Radiotre, e nel 2003 esordisce alla regia con i cortometraggi “Carta” e “Scampia”. Nel 2004 dirige il documentario “Il cantiere”, vincitore del premio Libero Bizzarri. Costato 500 euro, racconta di un parco di Napoli conteso tra residenti e amministratori, adulti e bambini. L’anno seguente porta a termine il cortometraggio documentario “La baracca” e collabora come volontario per una ONG in Costa d’Avorio per la realizzazione di un docufilm dal titolo “Grand Bassan”. Nel 2007 si fa notare con il documentario “Il passaggio della linea”, che si caratterizza come un inconsueto omaggio ai treni della notte e ai viaggiatori che li popolano. Per Porro (CdSera) è una delle sorprese di Venezia (dove vince il premio Pasinetti Doc). “Marcello ritrova negli scompartimenti male illuminati un'umanità in perenne spostamento dai propri luoghi, randagia con anima, occupata dal bisogno di un altrove" (Causo, Cineforum).
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