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Lunedì 22 novembre Ore 16:15 – 20:15 – 22:30
L’UOMO CHE VERRÀ
(Italia 2009) di Giorgio Diritti - dur: 117’
Con Maya Sansa, Alba Rohrwacher, Claudio Casadio, Greta Zuccheri, Stefano Bicocchi
Nel settembre 1944 due reggimenti di sodati tedeschi comandati dal maggiore Walter Reder sterminarono nell’Appennino tosco-emiliano 1830 persone perlopiù donne, anziani e bambini , nella cosiddetta strage di Marzabotto. Gli avvenimenti sono visti con lo sguardo di Martina, una bambina di otto anni che a seguito della morte del fratellino ha perso la parola e che aspetta con ansia la nascita del bambino che la mamma porta in grembo.

Premi:
Premio speciale della giuria al Festival di Roma.


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Così la critica:
Lietta Tornabuoni (L’Espresso):
Il film comincia prima del massacro e consente di conoscere il modo di vita faticoso della campagna (...). Non ci si trova davanti a un avventuroso “Bastardi senza gloria” né a un epico politico “Achtung banditi” né a un documentario storico. “L’uomo che verrà” è la narrazione alta, nobile e semplice di una grandezza umana e morale calpestata a morte. (…) Eppure sono la sobrietà rispettosa dell’autore a la bravura degli interpreti a rendere il film ammirevole come nessun’altra opera italiana del presente.

Andrea Fornasiero (Film Tv):
La maturazione dell’opera seconda di Diritti è evidente nel rigore delle riprese. Lo stile quasi documentario di “Il vento fa il suo giro” fa largo a una scabra ma impeccabile ricostruzione d’ambiente, confermando l’amore del regista per l’aderenza antropologica ai riti delle piccole comunità, raccontati con un taglio che richiama Olmi senza mancare, come già nel film precedente, di ritrarre la durezza di chi ha fatto un’esistenza aspra e antica. Il senso del tempo eterno dei contadini (...) si scontra con quello dirompente dei nazisti, educati al mito della guerra lampo (...). Diritti, oltre che documentarista, è stato responsabile del casting per Fellini e Avati e qui trova non professionisti dal volto “antico come alberi” e impone il dialetto bolognese dell’epoca per restituire la verità di un tempo e di una gente ormai scomparsi. Si conferma un autore vero – una rarità nel nostro cinema odierno – e scopre un grande Claudio Casadio, per la prima volta sul grande schermo dopo anni di teatro.
GIORGIO DIRITTI - Bologna (Italia), 1959
Giorgio Diritti è collaboratore su set di diversi film di autori italiani ed in particolare lavora al fianco di Carlo Lizzani, Lina Wertmüller, Florestano Vancini e Pupi Avati. Nei primi anni della carriera è anche realizzatore di vari casting per film girati in Emilia (tra cui “La Voce della Luna” di Fellini) e partecipa all'attività di Ipotesi Cinema, l'istituto per la formazione di giovani autori coordinato da Ermanno Olmi. Il suo primo cortometraggio è del 1990, “Cappello da Marinaio”. Nel 1993 realizza “Quasi un anno”, film per la TV prodotto da Raiuno. Del 2002 è il film documentario “Con i miei occhi”. Nel 2005 si fa notare anche dal pubblico delle sale con “Il vento fa il suo giro”, realizzato interamente in occitano e girato in Val Maira. Negli stessi luoghi del suo esordio cinematografico, Diritti realizza successivamente il documentario "Mainaas fitaas" (Bambini in affitto), testimonianza sui piccoli valligiani che fino agli anni Sessanta venivano spediti Oltralpe per essere impiegati nella pastorizia.
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