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Cineforum> 2014-2015> Io sto con la sposa ||Stagioni precedenti
Lunedì 12 Gennaio Evento speciale Ore 16:15 - 20:15
IO STO CON LA SPOSA
(Italia/Palestina, 2014) di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry – dur. 89’
Con Tasneem Fared,, Abdallah Sallam, MC Manar Manar, Alaa Bjermi, Ahmed Abed

OSPITI IN SALA I REGISTI DEL FILM

Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani, sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un'amica palestinese, che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani, che si travestiranno da invitati. Così mascherati, attraverseranno mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri.

Premi:
Vincitore di 3 premi internazionali tra cui il Premio FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) al Festival di Venezia.

Così la critica:
Paolo D’Agostini (La Repubblica)
Malgrado si tratti dell'effettiva cronaca filmata di un fatto reale in “Io sto con la sposa” circola un'aria quasi fiabesca. (…) Sfida molto audace perché si trattava di infrangere o aggirare le leggi europee sull'immigrazione: rischiano gli stranieri ma anche gli italiani. Non mancano apprensione e tristezza, ma si intrecciano con uno spirito solidale e fiducioso, di euforia avventurosa.

Fulvia Caprara (La Stampa)
“Io sto con la sposa” è un film documentario, ma anche un’azione politica. Una storia reale, ma anche fantastica (…). Dallo schermo si sprigiona, contagiosa, l’euforia di persone vere che fanno cose speciali, normali super-eroi che hanno capito quanto è importante darsi una mano.

Marzia Gandolfi (MyMovies)
Per andare in scena si comincia sempre dal costume, l'abito creato apposta per gli attori e indossato durante la rappresentazione. Ma quello che il documentario di Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman al Nassi racconta è la realtà di uomini e donne che hanno interpretato un ruolo e infilato un costume per beffare il destino e garantire un futuro a chi amano. (…) Nel viaggio verso la Svezia, terra promessa e unica “eccezione” europea che dal settembre 2013 concede il diritto di residenza a tutti i siriani che domandano asilo, i protagonisti si raccontano, rivelandoci chi è veramente un rifugiato e ricordandoci correttamente che nessuno sceglie di esserlo.

ANTONIO AUGUGLIARO - Milano, 1978
Montatore e regista, inizia la sua carriera lavorando nel campo della video arte con il gruppo di artisti dei nuovi media Studio Azzurro. Attualmente lavora per i canali televisivi Sky e Discovery ed è attivo nella scena cinematografica indipendente milanese.
GABRIELE DEL GRANDE - Lucca, 1982
Laureato in Studi Orientali, nel 2006 fonda l'osservatorio Fortress Europe e mette online il blog ad esso correlato. Il blog elenca tutti i singoli eventi di morti o naufragi censiti dai mezzi di informazione in Europa e nel Maghreb a partire dal 1988 e rappresenta la principale attività di monitoraggio del fenomeno realizzata su scala europea. Collaboratore de “L'Unità”, ha scritto i libri “Mamadou va a morire”, “Il mare di mezzo” e “Roma senza fissa dimora”. Nel 2013 ha realizzato un reportage sulla guerra civile siriana.
KHALED SOLIMAN AL NASSIRY - Damasco (Siria), 1979
Poeta, scrittore e grafico è nato nel 1979 da genitori palestinesi rifugiati in Siria. Dal 2009 vive a Milano, lavorando nell’ambito dello scambio culturale; ha organizzato eventi di musica e poesia e ha curato varie antologie di poesia. Attualmente lavora come capo redattore per la parte araba della rivista italo-araba “Aljarida” distribuita a Milano.
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