FORUM
Lunedì 20 Aprile Il filo dei ricordi
PRANZO DI FERRAGOSTO
(Italia 2008) di Gianni Di Gregorio - dur. 75’
con Valeria De Franciscis, Marina Cacciotti, Maria Calì, Grazia Ceasarini Sforza, Gianni Di Gregorio

Tutto in un estate romana, assediate dall'afa e da qualche problema pratico (a ferragosto sono chiusi molti negozi e i servizi sono carenti) nonché esistenziale come quelli che tormentano Gianni e la sua anziana mamma. Sono in arretrato con le spese condominiali e così, quando si presenta l'amministratore, Gianni è costretto ad accettare la sua proposta: i debiti saranno annullati se ospiterà per ferragosto la madre. La situazione si complica quando si presentano anche una zia e la madre di un amico medico... grande successo alla mostra del cinema di Venezia 2008.

Premi:
Vincitore di 3 premi internazionali:
Mostra di Venezia 2008: Premio Isvema, Premio Luigi De Laurentiis Miglior Opera Prima, Premio Pasinetti Miglior film italiano


GUARDA IL TRAILER
Così la critica:
Marco Spagnili (Vivi il Cinema):
Elegante e ricco di humor apologo sulla vecchiaia e sul diritto alla dignità da parte degli anziani che invece vengono sballottati alla stregua di valigie e pacchi postali a seconda dei comodi dei figli e parenti. Una commedia agrodolce che mostra la terza età attraverso uno sguardo diverso e sarcastico. Il finale del film perfettamente in linea con la grande tradizione della commedia all'italiana, fa di questa pellicola semplice ed essenziale un piccolo gioiello di gusto e stile. Il film è una messinscena divertente di un certo cinismo materialista, dove i grandi affetti parentali sono anch'essi vittime della frantumazione del vecchio concetto di famiglia.

Giacomo Gambetti (Rocca):
Il regista Gianni Di Gregorio, cinquantenne, qui al suo esordio, con la produzione di Matteo Garrone (Gomorra), si propone con una storia vissuta e sentita con molta sincerità e partecipazione. Di Gregorio si giova di tutta la sua esperienza professionale di anni come aiuto regista e di lavoro di sceneggiatura e mette in evidenza una capacità di osservazione non comune. Anche le sue qualità di interprete, nonché direttore della recitazione (le quattro mature signore si comportano con molta naturalezza come fossero affermate attrici professioniste) risultano di ottima qualità.

DI GREGORIO Gianni - (Italia),
Dopo gli studi classici si iscrive a Lettere moderne, abbandonate prima della laurea per frequentare l'Accademia di Arti Sceniche di Roma. Si diploma in regia e recitazione. Per tre anni lavora nel Laboratorio di ricerca sperimentale di Alessandro Fersen che sfocia nel 1976 nello spettacolo Leviathan. Dopo tre anni di teatro, come aiuto regista ed attore, comincia a lavorare nel cinema come assistente alla regia. Si orienta poi verso la sceneggiatura.
Nel 1986 scrive la sceneggiatura del film Sembra morto ma è solo svenuto di Felice Farina, premio FIPRESCI al Festival di Venezia. Nello stesso anno scrive il soggetto e la sceneggiatura di Giovanni senza pensier di Marco Colli, Gran Prix du juri al festival di Annecy.
Nel 2000 conosce Matteo Garrone e comincia a collaborare con lui come aiuto regista in Estate Romana, proseguendo con L'imbalsamatore e Primo Amore. Nel 2007 scrive la sceneggiatura del film Gomorra.
TORNA SU