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Lunedì 12 Gennaio Cinema e gioventù
LA CLASSE - ENTRE LES MURS
(Francia 2008) di Laurent Cantet – dur. 128’
con François Bégaudeaut, Cherif Bounaidja Rachedi, Juliette Demaille.

È il diario di un anno scolastico vissuto da un insegnante di letteratura francese e da studenti adolescenti di un liceo multietnico della periferia parigina.

Premi:
Palma d’oro al Festival di Cannes 2008


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Così la critica:
Lietta Tornabuoni (L'espresso):
Palma d'oro all'ultimo festival di Cannes, è piaciuto molto per ragioni sbagliate. Spettatori e critici ne hanno esaltato la sincerità, il naturalismo, l'essere "più vero del vero". Errore: è uno dei film più artefatti e complessi, lontano da quel realismo che soltanto pochi sarebbero davvero in grado di riconoscere; e presenta un nuovo genere di legame colto tra cinema e scrittura. Il regista, che desiderava fare un film su una classe scolastica in modo che diventasse megafono e microcosmo della Francia contemporanea, si imbatte per caso nel libro del trentenne professor François Bégaudeau 'Entre les murs'. Decide di usare il libro come "materiale documentaristico", chiede all'autore di interpretare l'insegnante protagonista e di partecipare al lavoro di sceneggiatura (...). Organizza un laboratorio di recitazione al quale partecipano per un anno una cinquantina di studenti: ne sceglie 25 per il film (...). Filma tutto con tre macchine da presa, per catturare ogni faccia o gesto imprevisti. Insomma, una costruzione minuziosa e accurata. (...) il risultato è molto interessante e bello proprio per come la sua artificiosità sembra convincente naturalezza.

Laura Putti (La Repubblica):
(...) E´ un film intenso e pieno di spunti di discussione (...). Cantet dà straordinaria prova di come, con linearità e senza impeti passionali, si possa fare un cinema laico, militante e intelligente. (...)

CANTET Laurent - Melle (Francia), 1961
"Tutti i miei film si riassumono nel confronto tra un individuo solo di fronte a un gruppo in cui non riesce ad integrarsi" (Cantet).
Subito dopo il diploma alla scuola di cinema IDHEC di Parigi dirige due pluripremiatri cortometraggi (‘Tous à la Manif’ e ‘Jeux de plage’), prima di esordire nel 1997 con ‘Les Sanguinaires’, in cui un gruppo di amici è trascinato da uno di loro a trascorrere su un'isola deserta il primo capodanno del nuovo millennio. Nel 1999 dirige ‘Risorse umane’, una storia operaia senza ideologia, sullo sfondo di una fabbrica in Normandia. Anche il successivo 'A tempo pieno' (2001, nonostante sia stato licenziato, un padre di famiglia continua a fingere di avere un impiego) parla del lavoro, le cui "regole, convenzioni e istituzioni sono viste come contesto di un conflitto esistenziale tra il singolo e la società" (Girola, Cineforum). Nel 2005 presenta a Venezia ‘Vers le sud’, sesso e coscienza politica di tre signore americane in vacanza, conquistate da un giovane nativo nella Haiti di Baby Doc Duvalier.
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