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Lunedì 26 gennaio Per non dimenticare
IL FALSARIO - OPERAZIONE BERNHARD
(Austria, Germania, 2007) di Stefan Ruzowitzky - dur. 98’
con Karl Marcovics, August Diehl, Devid Striesow, Martin Brambach.

Salomon Sorowitsch, falsario professionista e artista mancato, amante del buon vivere è anche ebreo e diventa l’internato n. 64401 a Mauthausen. Le SS, inarrivabili nel trasformare in male assoluto ogni dote umana e le vittime in carnefici, lo incaricano di coordinare un gruppo di abili artigiani per sabotare le economie nemiche, inondandole di sterline e dollari falsi, in cambio della vita e di una prigionia da prima classe in baracche isolate dall’inferno circostante.

Premi:
Vincitore di 2 premi internazionali (+8 nominations), tra cui:
Premio Oscar 2008: Miglior film in lingua straniera
In concorso al Festival di Berlino 2007


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Così la critica:
Carla Delmiglio (Segnocinema):
(…) Storia quanto mai avvincente. Perché la realtà supera sempre la fantasia. Si tratta, infatti, di un episodio poco noto della seconda guerra mondiale: il vero falsario 90enne, vive oggi a Praga. Una regia nervosa mantiene un ritmo incalzante, da thriller storico, scegliendo il teleobiettivo che osserva a distanza, come in un laboratorio, le reazioni degli uomini costretti a tradurre in minute scelte quotidiane il dilemma: collaborare e favorire la vittoria del nemico o sabotare? L’orrore pur incombente è lasciato fuori campo. Nessuna presa di posizione, solo una stringente narrazione e una gran prova d’attori. Temi altissimi trattati senza patetismi e senza enfasi, forte coinvolgimento emotivo. Oscar per un asciutto e complesso film lineare.

Silvia Colombo (Film TV):
Tratto da una storia vera, il film dell’austriaco Ruzowitzky racconta l’olocausto inquinando il suo punto di vista: i protagonisti sono Kapò costretti a collaborare con le SS, prigionieri che scontano il lurido privilegio di non morire di fame, uomini che corteggiano disperatamente la vita. Lo scontro non è tra vittime e carnefici. Ma tra chi muore fuori campo e chi si salva fornendo denaro fresco alla macchina bellica dei tedeschi. Il dilemma morale si fa deciso e oscuro, mentre la regia procede diritta e spedita senza sbavature e nessuna retorica. E il protagonista -storico volto di Il commissario Rex- ha la faccia giusta; di quelle che nascondono un enigma.
RUZOWITZKY Stefan – Vienna (Austria), 1961
Studia drammaturgia e lavora come regista prima per la radio nazionale, poi in teatro e in televisione. Nel 1996 esordisce come regista cinematografico con 'Tempo'. E' anche autore di diversi video musicali per gruppi come gli Scorpions.
Dopo tre lungometraggi praticamente sconosciuti, con 'All the Queen’s Men' si fa notare nel circuito dei festival.
'Il falsario' (2007) è il suo quinto lungometraggio.
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