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Lunedì 7 Aprile Per non dimenticare
LA DIGNITA’ DEGLI ULTIMI
(La dignitad de los nadies) di Fernando Solanas - dur. 120' Argentina 2005
Documentario. “La dignidad de los nadies” offre un nuovo capitolo della storia dell’Argentina, iniziata da Solanas con “Memoria del saqueo” da noi programmato la scorsa stagione. Il film inizia proprio dove il precedente si era fermato: la rivolta del dicembre 2001 con le conseguenti dimissioni del presidente De La Rua.
Vincitore di 5 premi internazionali (+2 nominations), tra cui:
· Mostra del Cinema di Venezia 2005: presentato nella sezione “Orizzonti”
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Così la critica:
Lietta Tornabuoni (La Stampa)
Nel film Solanas ha cercato di fondere vari generi, il documentario, la finzione, il cinema-saggio, in un’opera aperta composta di racconti, cronache e storie, di testimonianza e poesia. Sono 10 le storie di poveri, di oppositori, di “piqueteros”, di disoccupati e donne che rivelano condizioni di vita durissima ma sono anche storie commoventi, ammirevoli per l’altruismo, la capacità di lotta, il caldo slancio, l’assenza di meschinità della gente.
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Attilio Coco (Segno Cinema)
La spaventosa crisi economica argentina e i suoi disastrosi effetti su una umanità relegata ai margini, porta donne e uomini, medici, sacerdoti, contadini a rimboccarsi le maniche per dare una risposta a tutto ciò che li rende invisibili, ponendo in rilievo la profonda moralità e dignità degli “ultimi”. La vera eticità di questo documentario è nel voler riprendere, con la certezza delle proprie scelte, quel movimento dal basso a cui solo può affidarsi la possibile rinascita di una nazione.
Alberto Zanetti (Cineforum)
“Diario del saccheggio” svelava volti e piani del complotto, “La dignità degli ultimi” mostra la vitalità della moltitudine, il segreto di una resistenza non pianificata e accesa, diventando la certificazione di un fenomeno assolutamente straordinario seguito al grande crack…Una segnalazione, infine. La povera Argentina e i motivi della sua caduta, così attentamente sviscerati da Solanas, non sembrano così distanti da alcuni effetti collaterali verificatisi nel cuore dell’impero: ad esempio, il disastro di New Orleans o il degrado sociale, culturale, economico e politico di un Paese europeo dal quale, nel corso del ‘900, partirono milioni di emigranti proprio in direzione del Sudamerica.
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SOLANAS Fernando E. - Buenos Aires, Argentina, 1936
Regista cinematografico e teatrale (ma anche musicista, attore, pubblicitario e autore di storie di fumetti), Solanas studia alla Escuela de Arte Dramático di Buenos Aires. I suoi primi incarichi sono assistenze alla regia, a cui segue la regia di diversi cortometraggi. Voce tra le più più importanti del nuovo cinema latino-americano, fondatore del gruppo cine-politico Cine Liberación, è costretto a lasciare l’Argentina dopo il colpo di stato militare del 1976. Dopo 8 anni di esilio, torna in Sud America, consacrandosi tra i migliori autori cinematografici internazionali: tra le sue regie si ricordano ‘Tangos’ (1985, premio speciale della giuria a Venezia), ‘Sur’ (1988, Palma d’oro per la miglior regia a Cannes), ‘Il viaggio’ (1992, presentato in concorso a Cannes) e ‘La nube’ (1998, presentato in concorso a Venezia). Dal 1977, il regista argentino conduce seminari itineranti in America Latina, Europa e Stati Uniti. In Italia si sono formati gruppi di lavoro che operano sotto la sua direzione artistica a Roma, Bologna, Perugia.
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