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Lunedì' 3 Marzo La rinascita del cinema tedesco
QUATTRO MINUTI
(Vier Minuten) di Chris Kraus - dur. 112' Germania 2006
Con Monica Bleibtreu, Hannah Herzsprung, Sven Pippig, Richy Müller
Jenny, in carcere per omicidio, ha alle spalle una storia di abusi e violenze. Ma ha anche un grande dono unico e naturale: la musica scorre in lei come un fiume in piena. Per questo, nel carcere femminile dove si trova rinchiusa, un’anziana maestra di musica, la grigia e algida Frau Kruger, tenta l’esperimento di farla partecipare a un importante concorso nazionale per debuttanti di genio.
Vincitore di 15 premi internzazionali (+9 nominations).
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Così la critica:
Roberto lasagna (Segnocinema):
Ecco un buon film tedesco che ci mostra in modi inconsueti un confronto tra insegnante-allieva non modulato sui binari prevedibili: ambientato in un rigido clima carcerario, il film struttura una dinamica narrativa complessa per affrontare non solo il tema dell’arte e di chi ne è dotato e rischia di non poter esprimere il proprio talento in un contesto sociale oppressivo, ma anche il difficile rapporto con il passato e il tema delicatissimo della rieducazione in ambito carcerario. Il rapporto tra l’ottantenne insegnante e la giovane Jenny non diventa pane per l’ennesimo romanzo di formazione, perché il film coglie della vicenda umana gli aspetti più reali e urtanti, le rigidità emotive e (a proposito di Jenny) gli scatti di improvvisa violenza. Film rigoroso e filosofico sul confronto tra una mentalità quasi ottocentesca e una più contemporanea, apparentemente priva di regole.
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Aldo Fittante (Film TV):
108 minuti per prepararci agli ultimi, memorabili quattro. Chris Kraus, regista tra i più talentuosi dell’ultima leva tedesca che promette quanto meno di ripercorrere un paio di quei percorsi fertili così ben seminati dai Wenders, dagli Herzog e dai Fassbinder, mette il dito nella piaga della riabilitazione.. Ovvero: contro tutto e contro tutti, contro le crescenti intolleranze diffuse soprattutto in Europa non è solo giusto ma doveroso tentare di riacciuffare per i capelli una vita disperata e sfiancata dalla violenza e dalla sfortuna. Kraus è scaltro, abile, ed evita quasi sempre le trappole del cinema europeo programmaticamente d’autore e dirige le sue attrici come meglio non potrebbe. Brani classici di repertorio non banali, qualche verità, molta tensione emotiva.
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KRAUS Chris Göttingen, Germania, 1975
Dopo un impiego come giornalista, lavora come illustratore. Si iscrive quindi alla German Academy of Film and Television di Berlino. Nel mondo del cinema comincia scrivendo sceneggiature, tra gli altri, per Rosa von Praunheim (Der Einstein des Sex), Detlev Buck (Liebes Luder) e Volker Schlöndorff (Die Blechtrommel II). In dieci anni di carriera ottiene due nomination ai German Screenplay Award, il Screenplay Award of the Baden-Württemberg per ‘Four Minutes’, il German Award for the Advancement per ‘Shattered Glass’. Sono suoi inoltre i soggetti di numerose serie televisive. E' anche redattore, scrittore di novelle e insegnante di drammaturgia. Debutta nella regia con '’Scherbentanz’ (Shattered Glass) nel 2002.
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