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Mercoledi' 13 Febbraio La rinascita del cinema tedesco
Due proiezioni: ore 16,15 - 21,15
LE VITE DEGLI ALTRI
(Das Leben der Anderen) di Florian Henckel Von Donnersmarck - dur. 137' Germania 2006
Con Ulrich Muhe, Martina Gedeck, Sebastian Koch, Ulrich Tukur
Germania dell’Est, metà degli anni ‘80, il governo della DDR ha al proprio servizio un’autentica armata di spie e informatori che tengono d’occhio chiunque sia in odore di attività o opinioni contrarie al regime. Il ministro Bruno Hempf chiede al colonnello Anton Grubitz di occuparsi in particolare del celebre drammaturgo Georg Dreyman, in apparenza un orgoglioso simbolo del regime, il suo nome sembra al di sopra di ogni sospetto….
Vincitore di 45 premi internazionali (+15 nominations), tra cui:
· Premio Oscar 2007: Miglior film in lingua straniera
· David di Donatello 2007: Miglior film dell’Unione Europea
· Festival di Locarno 2006: Premio del pubblico
· European Film Awards 2006: Miglior Attore, Miglior Film, Miglior Sceneggiatura
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Così la critica:
Paolo Cerchi Usai (Segnocinema):
Magistrale prova d’esordio per Henckel Von Donnersmarck, che si porta via l’oscar per il migliore film straniero grazie ad una sceneggiatura di classe, una regia sobria e refrattaria ai grandi gesti, una magistrale direzione degli attori. Non concede nulla alla retorica: la fotografia è monocroma senza farlo troppo notare, i personaggi sono tratteggiati facendo attenzione a evitare gli scogli del moralismo. I detrattori gli hanno rimproverato l’implausibile conversione del protagonista alla giusta causa (non sono documentate defezioni del genere nella storia della Stasi, la polizia segreta di Honecher), ma nessuno ha contestato l’autenticità delle situazioni descritte in questo ritratto del terrore elevato a norma di vita quotidiana.
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Aldo Fittante (Film TV):
Per la sua sceneggiatura il regista ha condotto una vastissima ricerca d’archivio, setacciando migliaia di dossier (oggi a disposizione di chiunque) accumulati dalla Stasi in lustri di cinico e spietato spionaggio. E il risultato si vede tutto, sia nella precisa e rarefatta ricostruzione di ambienti e situazioni, sia nello stile sicuro che sa esattamente come inserire in ogni sequenza e cosa scartare. Un film che colpisce anche per le straordinarie interpretazioni dei suoi tre protagonisti, dalla bellissima e seducente Martina Gedeck, al gelido Ulrich Muhe, al dandy Sebastian Koch. Senz’altro una delle pellicole di questa stagione da non perdere.
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VON DONNERSMARCK Florian Henckel - Colonia, Germania, 1973
Von Donnersmarck cresce tra Berlino, Francoforte, New York e Bruxelles. Studia dapprima letteratura russa al National IS Institue di San Pietroburgo, quindi scienze politiche, filosofia ed economia a Oxford. In seguito a una collaborazione sul set di “Love and War” di Sir Attenborough, nel 1997 si iscrive all’Accademia di cinema e televisione di Monaco, dove comincia a lavorare ad un progetto (“Das Leben der Anderei”), per il quale riceve un aiuto allo sviluppo dall’Ufficio federale del cinema di Berlino. Nel 1999 dirige un primo cortometraggio, “Dobermann”, che narra la vicenda di un ragazzino che cerca invano di passeggiare in pace. Sarà seguito da “Les mythes urbains” (2001), film per la televisione francese, e da “Der Templer” (2002), storia di un crociato che ritrova la fede grazie a una donna. Con “Das Leben der Anderei” (2006, Le vite degli altri) -suo primo lungometraggio- von Donnersmarck fa subito centro.
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