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Lunedì 12 Maggio
IRINA PALM
di Sam Garbaski - Durata 103' Belgio, Germania, Lussemburgo 2007
Con Marianne Faithfull, Miki Manojlovic, Kevin Bishop
Per far fronte alle dispendiose cure di cui abbisogna il nipotino gravemente malato, nonna Maggie si adatta al più umiliante dei lavori: masturbare i clienti di un locale porno. Ma la discesa agli inferi nella sordida Londra dei locali del sesso, riserva delle sorprese: da Madre Coraggio a donna liberata, la protagonista plasma con le proprie mani una nuova identità e un nuovo destino.
Vincitore di 2 premi internazionali (+4 nomination), tra cui:
· David di Donatello 2008: Miglior Film dell'Unione Europea
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Cosi la critica:
Giancarlo Zappoli (MyMovies)
Questo film di Sam Garbarski è la prova che si può fare un film natalizio (l’azione si svolge a dicembre) e ricco di umanità pur affrontando un percorso scabroso. Lo si può fare quando si hanno a disposizione due attori come Marianne Faithful e Miki Majnolovic. La Faithful, ex bellissima ninfa egeria della generazione cresciuta con i Rolling Stones, offre la sua fisicità totalmente trasformata a un personaggio di donna semplice, spinta da un amore che solo una nonna può conoscere. La volgarità del suo agire si trasforma in una routine che non solo è rivolta a un buon fine ma che, al contempo, la rende consapevole di un appeal che pensava di non avere più. Majnolovic (attore di Kusturica) utilizza il suo volto cupo per dare concretezza a un personaggio (quello del proprietario del locale porno) sicuramente idealizzato ma che la sceneggiatura sa servire con abilità. Si sorride, si ride e ci si commuove con Irina Palm.
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Antonello Catacchio (Ciak)
L’ironia di Sam Garbarski sta tutta in quel lavoro indicibile che in un primo tempo ossessiona Irina, nel non trovare il coraggio di raccontare cosa vada a fare in città tutti i giorni. Ma l’intuizione più efficace sta nella scelta della protagonista Marianne Faithfull. Icona Anni ‘60, protagonista della scena londinese, a lungo compagna di Mick Jagger, amante di un’infinità di personaggi famosi, ora sessantenne che continua a girare il mondo per cantare, pur senza nascondere nulla del suo turbinante passato. Alla domanda su come si sia documentata a proposito di commercio sessuale non esita a rispondere: «È un mondo che conosco bene, quando ero tossica ho frequentato un sacco di ragazze che si prostituivano». Perché Marianne è così, diretta, disinibita. Del resto sua madre Eva era un’aristocratica austriaca, discendente dai von Sacher-Masoch. Sì, proprio quelli di Leopoldo, barone di von Sacher- Masoch, divenuto aggettivo per il tenore dei suoi scritti. Anche il nome d’arte di Marianne che dà il titolo al film non è casuale. Se per Palm, visto il lavoro, non ci sono dubbi, Irina invece deriva da una vecchia passione. Agli inizi della carriera, quando si esibiva come cantante di supporto, la Faithfull voleva recitare e le venne offerto di interpretare a teatro Irina in Le tre sorelle di Cechov. È stata anche la prima attrice a pronunciare una parolaccia sul grande schermo in Il complesso del sesso (1968). Sentire i suoi racconti è affascinante (ha pubblicato anche una magnifica autobiografia edita da Cooper Squame Press), sembra quasi impossibile che possa interpretare la parte di una nonna. Eppure anche Marianne lo è nella vita reale, e aggiunge: «E farei qualsiasi cosa per i miei nipoti».
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GARBARSKI, Sam - Planegg, Germania, 1948
Nato in Germnaia, Sam Garbarski si trasferisce nel 1960 a Bruxelles, ottenendo la cittadinanza belga. Nel 1970 fonda l’agenzia pubblicitaria Garbarski Euro RSCG, per la quale realizza una cinquantina di spot, conquistando diversi premi nei più prestigiosi festival del settore (Cannes, New York, Londra). Nel 1999 esordisce nel cinema con il cortometraggio di fiction 'La Dinde' a cui faranno seguito 'La Vie, la mort, le foot' (2000) e 'Joyeux Noël, Rachid' (2001) che riceve un premio al Festival di Giffoni. Il successo lo spinge a esordire nel lungometraggio con 'Le Tango des Rashevski', che ottiene grande risonanza internazionale e si aggiudica il Jerusalem Municipality Prize al Jerusalem Film Festival. Protagonista di 'Irina Palm' (2007, suo secondo lungometraggio) è una casalinga della Londra suburbana che percorre con femminile determinazione la sua piccola odissea di nonna in ansia, tra conformismo e sospetti.
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