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BRUNO RAMELLA
Nato a Borgoratto ( IM ) il 31 ottobre 1959 ha iniziato tardi a fare fumetti, intorno ai 25 anni. Il suo maestro è stato Ivo Milazzo e i suoi primi lavori pubblicati due storie per la Eura nel 1987. E' entrato poi alla Sergio Bonelli Editore nello staff di Nick Raider, di cui ha disegnato anche le copertine dal numero 44 al numero 99. Nel 1996 ha cominciato a lavorare a Magico Vento, di cui è stato il creatore grafico. Di questo personaggio ha disegnato innumerevoli storie, da solo o collaborando con altri a vario titolo. Anni fa ha disegnato anche due storie brevi per Il Giornalino e tre stori di Nick Raider per Comic Art, poi raccolte in volume. Al momento prosegue la sua collaborazione con la Bonelli e con Magico Vento.

Qual è il tuo rapporto con il cinema? Quanto si rispecchia nel tuo lavoro?
E' un rapporto molto variabile. All'inizio ho fatto indigestione di classici, che oltre a piacermi davano molte suggestioni grafiche, anche per il bianco e nero netto della fotografia. Poi ci sono molte analogie tra cinema e fumetto anche per le inquadrature. Ho visto molto cinema per anni, ora frequento quasi solo i cineforum.

Perchè hai scelto questo soggetto (Il fantasma dell'opera)?
E' stata solo la suggestione di un fotogramma.

I tuoi registi preferiti?
Non sono appassionato di un regista in particolare.

Tre film che porti nel cuore?
Brutti sporchi e cattivi - Dancing in the dark - Hollywood party.
Altri tre? L'estate di Kikujiro - Pulp Fiction - Tutto Totò.

Marco Frassinelli