Come spettatore, qual è il tuo rapporto con il cinema?
Adoro il cinema, fin da quando ero bambino. Ricordo che mentre i miei amici giocavano io facevo finta di filmare con una telecamera immaginaria, creavo le inquadrature, inventavo storie, etc...
Quanto il cinema si rispecchia sul tuo lavoro di fumettista?
Tantissimo, anche a livello inconscio. Il mio stile di illustrazione riprende un po' i fotoromanzi anni '50 e i vecchi poster dei film di genere, ma con un tocco moderno e gotico in più. E poi, a detta dei critici, le inquadrature che uso e il mio modo di narrare sono molto cinematografici. Ho studiato cinema, ma credo che sia più una cosa istintiva, dovuta alla mia suddetta passione.
Come disegnatore il tuo stile è molto riconoscibile dato che utilizzi una tecnica molto particolare, puoi spiegarci in cosa consiste?
E' una domanda complicatissima!!!!!!! Per farla breve, uso solventi su fotografie per creare delle basi pittoriche dai colori realistici e "impostare" le forme di base, su cui poi intervengo con carboncino e pennelli, rifinendo il tutto in computergrafica (sono anche designer e creativo professionista da ormai dieci anni). E' una tecnica molto complessa, spesso fuori controllo, e comunque molto sperimentale. Non credo che siano in molti ad usarla...
Sappiamo che stai lavorando a due produzioni cinematografiche cilene nelle vesti di sceneggiatore; ci vuoi raccontare di questa esperienza?
Esperienza incasinata, ma bellissima ed eletrizzante. Il progetto DEPARTYD ha avuto un momentaneo stop a causa della crisi che ha investito gli USA (e il mondo), così i produttori Cileni, privati dei cospicui foraggiamenti dagli Stati Uniti, hanno preso la coraggiosa decisione di usare il loro limitatissimo budget per dare vita ad un progetto parallelo, DIRTY LOVE, un exploitation movie a episodi interamente sceneggiato da me per il mercato giapponese. Sia DEPARTYD che DIRTY LOVE sono due film provocatori, estremi e disturbati, e credo che faranno molto discutere. DIRTY LOVE è quasi finito, mentre ci sono buone news per DEPARTYD ma non dico nulla di più per scaramanzia.
In questi ultimi anni il cinema horror sta vivendo un momento fortunato in termini quantitativi, ma a livello qualitativo sono poche le pellicole davvero valide. Quali sono secondo te i registi che stanno portando nuova linfa al genere?
Secondo me il problema non sono tanto i registi, quanto piuttosto le produzioni che non vogliono più correre rischi, preferendo confezionare prodotti banali e ripetitivi piuttosto che osare. Comunque, se devo fare dei nomi, mi piacciono molto Rodriguez (PLANET TERROR), Balaguerò (REC), Alexandre Bustillo e Julien Maury (A L'INTERIEUR), David Moreau e Xavier Palud (THEM), e poi vabbè, Patricio Valladares (CURRICULUM), il giovane regista cileno con cui sto realizzando i due film di cui parlavo prima.
L'Italia ha un ottimo passato per quanto riguarda il genere horror grazie a maestri quali Argento, Bava e Fulci. C'è speranza che rinasca una produzione horror nel nostro Paese? Cosa ci manca?
Io e alcuni giovani agguerriti filmakers ce la stiamo mettendo tutta. Cosa manca? Questa è facile: soldi e fantasia.
Perchè hai scelto questo soggetto (Hellraiser)?
Perchè è uno dei miei film horror preferiti di sempre. E perchè io devo moltissimo della mia formazione artistica a Clive Barker (l'autore del film, nonchè famoso novelist).
Quali sono i tuoi registi preferiti?
Uno su tutti: il prolifico giapponeseTAKASHI MIIKE (ICHI THE KILLER, AUDITION).
Tre film che porti nel cuore (oltre a Hellraiser)?
ALIEN, ICHI THE KILLER, SUSPIRIA
Marco Frassinelli
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