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FLAGS OF OUR FATHERS
di Clint Eastwood. Con Ryan Phillippe, Jesse Bradford, Adam Beach, Barry Pepper,
John Benjamin Hickey, John Slattery, Paul Walker, Jamie Bell, Robert Patrick. Genere Guerra, colore 130 minuti. - USA 2006.
Il film racconta delle ripercussioni che ebbe una fotografia scattata durante la battaglia di Iwo Jima in cui sei soldati americani sollevavano la la bandiera degli Stati Uniti sul monte Suribachi
LA STORIA MAESTRA DI VITA
Se si avesse avuto il coraggio di andare contro le convenzioni, si sarebbe tradotto il titolo del film di Eastwood in italiano, evitando l’eufemismo dell’inglese: così Le bandiere dei nostri padri sarebbe stato una bella lezione etica per intellettuali e politici di casa nostra che oggi si accapigliano sulla Resistenza, come se si trattasse di una ricetta i cui ingredienti non si possono variare. Il lungometraggio infatti racconta di molte Iwo Jima, nessuna delle quali è quella vera o quella falsa in senso assoluto, ciascuna delle quali nega e nello stesso tempo aggiunge qualcosa all’altra. Di fatto Flags of our fathers, nonostante le toccanti scene di combattimento, non è un film di guerra e neppure esplicitamente contro la guerra: Eastwood piuttosto mette in campo una riflessione lucida sulla retorica, sul suo contraddittorio potere di incidere sulla esistenze dei singoli e dei popoli, e di riflesso sull’uso ambivalente di termini quali patriottismo, eroismo, fratellanza e solidarietà. Da un lato vi è il linguaggio della propaganda politica, cinico istrumentum regni, dall’altro vi è quello dei sentimenti e delle emozioni, motivo per cui la medesima parola identifica realtà antitetiche: gli eroi e i miti sono un feticcio, creato per dare “oppio” alle masse ignare, ma sono anche espressione autentica di qualità e bisogni umani.
Il conflitto implode in misura diversa nella coscienza dei tre protagonisti: la dispersione fra i personaggi, lo scarto fra i piani temporali, la frammentazione di prospettiva, toglie qualcosa alla concentrazione necessaria alla messa a fuoco, ma ugualmente Flag of our Fathers scalza convenzioni, schematismi ed ideologie con cui siamo soliti impoverire lo studio del nostro passato. Le bandiere innalzate dai padri sulla vetta del colle da conquistare sono sempre state due, ma solo chi le ha portate le sa distinguere. E allora a essere "maestra di vita" non è la storia, ma ciò che la memoria strappa alla resistenza dell'oblio: un gruppo di compagni adolescenti fa il bagno su una spiaggia… a essere dimenticato è il momento in cui un uomo diventa eroe.
Augusto Leone

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