LA STORIA MAESTRA DI VITASe si avesse avuto il coraggio di andare contro le convenzioni, si sarebbe tradotto il titolo del film di Eastwood in italiano, evitando l’eufemismo dell’inglese: così
Le bandiere dei nostri padri sarebbe stato una bella lezione etica per intellettuali e politici di casa nostra che oggi si accapigliano sulla Resistenza, come se si trattasse di una ricetta i cui ingredienti non si possono variare. Il lungometraggio infatti racconta di molte
Iwo Jima, nessuna delle quali è quella vera o quella falsa in senso assoluto, ciascuna delle quali nega e nello stesso tempo aggiunge qualcosa all’altra. Di fatto
Flags of our fathers, nonostante le toccanti scene di combattimento, non è un film di guerra e neppure esplicitamente contro la guerra:
Eastwood piuttosto mette in campo una riflessione lucida sulla retorica, sul suo contraddittorio potere di incidere sulla esistenze dei singoli e dei popoli, e di riflesso sull’uso ambivalente di termini quali patriottismo, eroismo, fratellanza e solidarietà. Da un lato vi è il linguaggio della propaganda politica, cinico
istrumentum regni, dall’altro vi è quello dei sentimenti e delle emozioni, motivo per cui la medesima parola identifica realtà antitetiche: gli eroi e i miti sono un feticcio, creato per dare “oppio” alle masse ignare, ma sono anche espressione autentica di qualità e bisogni umani.
Il conflitto implode in misura diversa nella coscienza dei tre protagonisti: la dispersione fra i personaggi, lo scarto fra i piani temporali, la frammentazione di prospettiva, toglie qualcosa alla concentrazione necessaria alla messa a fuoco, ma ugualmente
Flag of our Fathers scalza convenzioni, schematismi ed ideologie con cui siamo soliti impoverire lo studio del nostro passato. Le bandiere innalzate dai padri sulla vetta del colle da conquistare sono sempre state due, ma solo chi le ha portate le sa distinguere. E allora a essere "maestra di vita" non è la storia, ma ciò che la memoria strappa alla resistenza dell'oblio: un gruppo di compagni adolescenti fa il bagno su una spiaggia… a essere dimenticato è il momento in cui un uomo diventa eroe.
Augusto Leone
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