Daniele Segre è uno dei più importanti registi italiani a occuparsi oggi di documentario di denuncia. I suoi lavori fin dagli anni Settanta si rivelarono molto duri, indagando e mostrando realtà difficili, quali ragazzi disagiati, aids e droga. I suoi film furono accolti bene dalla critica e molti di loro presentati nei più importanti festival di cinema, ad esempio
Manila Paloma Blanca e
Testadura, entrambi alla Mostra del Cinema di Venezia.
Segre negli anni non si è limitato però a girare solo documentari, cimentandosi anche in lungometraggi di finzione come il già citato
Testadura.
Nonostante la trentennale carriera però
Segre ha avuto molte difficoltà negli ultimi anni per trovare finanziamenti per la realizzazione di un documentario sugli incidenti sul lavoro e le morti bianche. Credendo però fermamente alla necessità di una simile pellicola, decise di andare avanti lo stesso e, quasi autoproducendoselo, riuscì infine a realizzare
Morire di lavoro. Purtroppo il film, presentato in anteprima al parlamento europero di Strasburgo, non sta avendo vita facile neanche a livello distributivo costringendo il regista a promuoverlo "in tuor" di città in città.
Proprio in occasione della proiezione imperiese giovedì 27 marzo 2008, organizzata dall'associazione culturale
Apertamente in collaborazione con il
Cineforum Imperia, abbiamo incontrato
Daniele Segre realizzando la seguente video-intervista.
Altre risorse:
-L'intervista pubblicata su Artwhere
-La video-intervista