Uno sguardo sul genere: Ghost Story
Il genere horror è vecchio quasi quanto il cinema stesso. Le prime immagini di eventi soprannaturali si possono trovare in alcuni cortometraggi muti creati da pionieri del cinema quali Georges Méliès durante l'ultima decade dell'Ottocento; il più famoso è Le manoir du diable (1896) che si pensa essere il primo film horror della storia.
All'interno del genere horror un filone importate è quello della ghost story.
I film di fantasmi ricorrono, ma con caratteristiche differenti, lungo tutta storia del cinema.
Negli anni '50 e '60 era molto in voga il filone gotico di cui uno dei capolavori fu senz'altro Suspense (1961) di Jack Clayton, tratto dal celebre romanzo Giro di vite di Henry James. Negli '70 assistiamo all'esplosione dell'horror europeo e italiano in particolare, di cui un esempio può essere Shock (1977) di Mario Bava.
Nel 1980 uscì uno dei più importanti ed influenti film horror di tutti i tempi Shining, tratto da un libro di Stephen King e diretto da Stanley Kubrick. Un'altro successo di film di fantasmi fu Poltergeist - Demoniache presenze (1982) di Tobe Hopper.
Se durante gli anni '90 la migliore ghost story non la troviamo al cinema ma in televisione, con la serie The Kingdom - Il regno di Lars Von Trier, alla fine degli anni '90 due pellicole rivoluzionarono e rilanciarono questo filone: Ringu (1998) di Hideo Nakata e Il sesto senso (1999) di M. Night Shyamalan.
Ringu infatti diede un forte impulso alla produzione asiatica creando i canoni ai quali si rifanno molti film recenti (Ju-On di T. Shimizu, Kairo di K. Kurosawa); Il sesto senso rivoluzionò l'immagine del fantasma e il modo di rapportarcisi, aprendo la strada a film come The Others (2001) di Alejandro Amenábar o La spina del diavolo (2001) di Guillermo del Toro.
Marco Frassinelli
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