Quentin Jerome Tarantino nasce il giorno 27 Marzo 1963 a Knxoville, una piccola cittadina dello stato americano del Tennessee, sulla east-coast, e all’età di 2 anni si trasferisce con la sua (piccola) famiglia a Los Angeles.
Non ha mai conosciuto suo padre, Tony Tarantino, che lasciò la sua futura madre Connie dopo averla messa incinta alla sola età di 16 anni.
Nonostante ciò, Quentin non ha mai rimpianto la mancanza di un’educazione e di una formazione maschile, poichè la madre infermiera ha sempre fatto di tutto per garantirgli un posto dove vivere, dove mangiare, dove dormire e dove guardarsi i suoi primi film che diventeranno quasi subito la sua unica e grande passione.
Sin da piccolo, Quentin si diverte a sfogliare e divorare fumetti underground e pellicole di genere sempre differente: dai western di Sergio Leone, suo regista simbolo, ad Howard Hawks, dai polizieschi di Jean-Luc Godard e Jean-Pierre Melville a Sam Peckimpah, da Martin Scorsese a Brian De Palma e tanti altri ancora, non tralasciando naturalmente i simpatici film per ragazzi come Herbie: Il supermaggiolino e i cartoni animati dei G.I.Joe.
A 14 anni scrive la sua prima sceneggiatura ispirandosi al grande S. Leone, e a 16 decide di abbandonare gli studi per iscriversi ad una vera e propria scuola di recitazione, ma purtroppo, non riesce a trovare i soldi necessari per farlo, così inizia a svolgere alcuni umili lavoretti come l’autista di pulmini per gli edicolanti e l’operatore di call-center, arrivando fino ad adempiere al compito di maschera nel cinema Pussycat di Hermosa Beach.
A 23 anni, riesce a farsi assumere al Video Archives, sempre a Hermosa Beach, in quella che lui considera la sua prima, vera e autentica scuola di Cinema. Qui ha la possibilità di imparare e di studiare il metodo per diventare un vero filmaker, macinando videocassette su videocassette, di qualunque genere, di qualunque anno e di qualunque autore.
Ha poi l’occasione di conoscere altri aspiranti cineasti che per mantenersi lavoravano come commessi nella videoteca, e tra questi ci sono Roger Avary, che in seguito ha diretto il thriller Killing Zoe (1994) e il controverso Le regole dell’attrazione (2002), e Craig Hamann che invece farà solamente qualche piccola comparsa nei futuri progetti di Tarantino.
A 26 anni, Quentin decide di realizzare il suo primo lungometraggio, che finanzierà con soli 6.000 dollari, ricavati dagli stipendi settimanali e mensili, e che girerà con una 16mm di seconda mano dirigendo i suoi colleghi di lavoro.
La fortuna però non è dalla sua parte, poiché, ultimate le riprese, la società di sviluppo a cui il prodotto era stato affidato, gli rovina involontariamente ma irreparabilmente la pellicola, mandando così in fumo quello che verrà ricordato come il suo primo lavoro. Si tratta di My Best Friend’s Birthday.
Quentin non si vuole arrendere, così, durante la sua permanenza al Video Archives, partorisce gli script di True Romance Una vita al massimo e di Natural born killers Assassini nati, che però, seppur con molti tentativi, non riesce a farsi finanziare, decidendo di conseguenza di venderli ad altri registi.
Arriva così l’anno 1992, Tarantino, ormai alla soglia dei trent’anni, non è ancora riuscito ad entrare nell’ambiente cinematografico, fino all’incontro con il produttore Lawrence Bender, che lo incoraggia a non abbattersi, e finalmente Quentin da vita al copione di Reservoir dogs - Le iene che finisce nelle mani della Miramax Film che decide di produrglielo.
Tarantino dirige un cast di attori semi sconosciuti, quali Michael Madsen, Tim Roth, Steve Buscemi, Chris Penn (1964-2007), Eddie Bunker (1933-2005) e Lawrence Tierney (1919-2002), che però possono contare sulla presenza del mitico Harvey Keitel, che allora aveva già recitato in pellicole del calibro di Taxi Driver (1976), L’ultima tentazione di Cristo (1988) ecc.
La storia di Reservoir dogs, il cui titolo è un omaggio al capolavoro di Peckimpah, Cane di paglia del '71, è quella di sei criminali che per evitare di rivelare la loro identità, si chiamano con nomi di colori (Mr. White, Mr. Blonde, Mr. Pink, Mr. Orange, Mr. Brown e Mr. Blue) che dopo aver compiuto un colpo da un grossista di diamanti andato per il verso sbagliato, si rifugiano in un deposito, cominciando però a credere che tra di loro c’è una spia.
La pellicola viene presentata al Sundance Film Festival, ottenendo un enorme successo di pubblico, nonostante venga letteralmente stroncata dalla critica per l’eccesso di violenza presente. Una sequenza è addirittura passata alla storia, ovvero, quella del taglio dell’orecchio ai danni di un poliziotto.
Grazie a questo successo, le sceneggiature di True Romance e di Natural born killers diventano dei veri e propri film: il primo verrà diretto da Tony Scott nel 1993, e verrà interpretato da Christian Slater, Patricia Arquette e Brad Pitt, l’altro verrà girato da Oliver Stone nel ’94, con il quale Tarantino ebbe un furioso litigio a causa delle rigorose modifiche apportate nello scirpt dallo stesso Stone, e in seguito al quale Quentin fu eliminato dai titoli di testa e successivamente reinserito come soggettista.
Il 1994 è l’anno della svolta; Tarantino partorisce quello che è considerato da sempre il suo capolavoro, vale a dire, Pulp Fiction.
Raramente il Cinema ha assistito all’avvento di pellicole tanto strane e bizzarre quanto stupefacenti e meravigliose; nel cast ci sono presenze da sottolineare, come ad esempio, John Travolta che fa il suo ritorno sul grande schermo dopo due anni di pausa, recitando nel ruolo dell’allucinato Vincent Vega, Samuel L. Jackson, qui in forma straordinaria nel ruolo di Jules Winfield, la bellissima Uma Thurman nei panni di Mia Wallace, e poi ancora Harvey Keitel nell’indimenticabile performance del Sig. Wolf, Ving Rhames, Tim Roth, Eric Stoltz, Rosanna Arquette, Amanda Plummer, Bruce Willis e Christopher Walken in un breve cameo.
La pellicola, che oltre a rendere noto Quentin Tarantino in tutto il mondo, si aggiudicherà la Palma d’Oro per il miglior film al Festival di Cannes e il meritato Oscar per la miglior sceneggiatura originale.
Nel 1995 è ancora Tarantino a farla da padrone, che dirige insieme ad altri tre registi (Alexander Rocwell, Allison Anders e il suo amico Robert Rodriguez) la commedia grottesca di quattro episodi intitolata Four Rooms; L’uomo di Hollywood è l’episodio di cui Tarantino è autore. Nel cast troviamo anche in questo caso diverse celebrità, che vanno da Antonio Banderas a Valeria Golino, da Madonna a Marisa Tomei, dall’immancabile Tim Roth a Bruce Willis (non accreditato).
Non da dimenticare anche il simpatico cameo in Desperado di Rodriguez, secondo capitolo della trilogia del Mariachi.
Un anno dopo, Tarantino recita e sceneggia l’horror From dusk till dawn - Dal tramonto all’alba diretto da Robert Rodriguez, e interpretato da George Clooney, Harvey Keitel, Juliette Lewis, Salma Hayek e Tom Savini.
Nel 1997 firma la sua terza opera dal titolo Jackie Brown, un ottimo poliziesco tratto dal romanzo Rum Punch di Elmore Leonard.
La critica anche questo caso si divide: c’è chi sostiene che Tarantino sia rimasto agli alti livelli di Reservoir dogs e Pulp Fiction, mentre altri discordano e stroncano di netto la pellicola e il suo regista. Tra gli interpreti ci sono la sensuale Pam Grier, l’istrionico Samuel L. Jackson, il sublime Robert Forster, e ancora, Michael Keaton, Bridget Fonda e persino Robert De Niro in un ruolo ambiguo e quantomeno curioso e originale.
Gli anni che vanno dal 1998 al 2003 rappresentano per Tarantino un periodo di passaggio, che lo vedono impegnato esclusivamente in piccole particine in alcuni film come Girl 6 Sesso in linea di Spike Lee e altri.
Ci sono voluti cinque anni di attesa per dare alla luce una delle migliori pellicole degli ultimi tempi, ovvero, Kill Bill diviso in due volumi usciti nelle sale cinematografiche in periodi diversi.
La protagonista è la divina Uma Thurman che aveva già collaborato con Tarantino in Pulp Fiction e che qui interpreta uno dei suoi personaggi più significativi, ovvero, “la Sposa”.
Il film è incentrato su una vendetta, che vede appunto La Sposa vendicarsi contro quelle persone che quattro anni prima le avevano causato un coma e le aveva sterminato tutta la sua famiglia. Nel cast anche David Carradine, Michael Madsen, Daryl Hannah, Lucy Liu, Vivica A. Fox e Michael Parks [oltre a due mostri sacri del cinema di arti marziali quali Gordon Liu e Sonny Chiba, NdR].
Nel 2004 scrive e dirige un episodio della celebre serie poliziesca CSI: Grave Danger e nel 2005 produce e presenta la seconda prova dietro la macchina da presa del suo pupillo Eli Roth, intitolata Hostel, quello che viene definito l’horror più controverso degli ultimi anni.
Nel 2007 fa il suo ritorno alla regia firmando il double-feature Grindhouse in collaborazione con Robert Rodriguez. La pellicola, che omaggia le vere e proprie “Grindhouse” americane, cioè, delle sale cinematografiche zozze e malfamate risalenti agli anni ’70 e ’80 dove venivano proiettati film scadenti di serie B, è stata divisa in due parti, come fossero due diversi prodotti, a causa dell’insuccesso (inaspettatamente) riscontrato in America.
Tarantino ha diretto l’episodio Death Proof A prova di morte mentre il suo compagno Rodriguez ha diretto Planet Terror.
I suoi prossimi progetti lo vedono impegnato nel war-movie Inglorious Basterds remake del mitico Quel maledetto treno blindato del 1977 di Enzo G. Castellari.
Francesco Manca
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