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IL CINEMA SMERALDO SPEGNE 50 CANDELINE

Per gli abitanti e i villeggianti di San Bartolomeo al Mare il cinema Smeraldo è un po’ una istituzione. Una delle pochissime arene all’aperto ancora in attività nella nostra regione, lo Smeraldo compie quest’anno ben 50 anni di attività. Un’età sicuramente di tutto rispetto, considerando quanti cinema hanno chiuso negli ultimi anni (vedi il Cinema Dante di Imperia). Il cinema Smeraldo nacque nel 1960 ad opera di due coniugi, il signor Arboretti e sua moglie Margherita. Abbiamo parlato con il proiezionista di allora, il signor Rimbaudo, che ci racconta: “Presi il patentino da proiezionista all’età di 17 anni. Ricordo quando aprì lo Smeraldo, a San Bartolomeo fu un piccolo evento.
locandina smeraldo 50
Ci ho lavorato qualche hanno, prima di passare ad un'altra arena nella zona, il Cinema Rex. Oggi il Rex non c’è più, era dopo San Bartolomeo, poco prima di arrivare a Cervo. Sia il Rex che lo Smeraldo all’epoca lavoravano moltissimo, 700-800 persone ogni sera. Ricordo la proiezione del film “Il Gattopardo” con Claudia Cardinale: saranno venute 1200 persone, con i ragazzi che si arrampicavano sui muri per vedere per vedere il film. Oggi purtroppo non è più così”. Dopo qualche anno la gestione dell’Arena passa ai fratelli Poggio di Porto Maurizio. Abbiamo intervistato uno dei due fratelli, il signor Erminio: “Io e mi fratello abbiamo rilevato l’Arena nel 1969. Da anni lavoravamo entrambi come proiezionisti a Imperia. Ha cominciato mio fratello al Cinema Centrale, dove io facevo la maschera. Da lì ci siamo trasferiti al vecchio Cinema Imperia, sempre con gli stessi ruoli: io maschera, mio fratello in cabina di proiezione. Nel frattempo, all’età di 18 anni anche io ho preso il patentino, così quando mio fratello nel ’55 è passato al Teatro Cavour, all’epoca anche sala cinematografica, ho preso il suo posto di proiezionista. Nel 1969 l’Imperia è stato demolito per costruire il palazzo sotto il quale c’è la sala attuale, così mi sono spostato al Cinema Dante dove ho lavorato per 19 anni. Nel frattempo io e mio fratello avevamo deciso di prendere in gestione lo Smeraldo, così ci accordammo con i rispettivi datori di lavoro per poter lavorare a Imperia durante l’anno e nella nostra arena d’estate. Dopo averlo tenuto in gestione qualche anno decidemmo di rilevarlo definitivamente. Era proprio una bella arena, c’era sempre gente. Spesso abbiamo fatto anche 40'000 spettatori a estate, cifre oggi irraggiungibili. Poi però mio fratello è morto in maniera repentina, così per qualche anno ho continuato a gestire il cinema insieme a mia cognata. Quando però lei non se l’è più sentita, decidemmo di cedere l’attività dopo quasi 25 anni”. Era quindi il 1994 quando lo Smeraldo passa dai Poggio a Paolo Negro. “Lo Smeraldo non fu il mio primo cinema” ci racconta il signor Negro “avevo già alcune sale a Torino. Quando mi trasferii con la famiglia a San Bartolomeo mi son portato dietro la passione per il cinema. Così quando ci fu l’occasione rilevai lo Smeraldo a San Bartolomeo e nel 2005 aprì un secondo cinema, l’Arena delle Stelle ad Andora, cittadina dove il cinema mancava da trent’anni. Molti esercenti della zona si lamentano della crisi e accusano riduzioni di incassi rispetto agli anni passati. Noi allo Smeraldo questo problema non l’abbiamo riscontrato. Il nostro pubblico è costante da anni, anche perché è cresciuto con noi: in questi 50 anni quelli che una volta erano bambini, oggi sono i genitori che portano i figli. Un altro fattore da non sottovalutare poi è il prezzo del biglietto: mentre tutti i cinema alzano i prezzi di anno in anno, noi abbiamo il prezzo congelato dall’entrata dell’euro. Con il passaggio da Lire a Euro abbiamo calcolato 5 € a biglietto intero e non l’abbiamo più alzato. Oggi va tanto di moda il 3D, ma secondo me è solo una scusa per far cassa [il biglietto per un film 3D ha toccato ormai i 10€, ndr] e sono solo paliativi. Io mi preoccupo più della programmazione, cerco di alternare film per tutti a qualche pellicola più di qualità. Comunque per un’arena all’aperto bisogna sempre tenere in considerazione il tipo di pubblico e la stagione, quindi limitare i film “pesanti”. Abbiamo dato molti film dell’anno appena passato più qualche anteprima. Nel successo di una serata però influiscono molto le condizioni meteorologiche, quando c’è vento o minaccia pioggia ovviamente c’è poca gente. Noi però proiettiamo comunque, dato che la gente in genere rimane anche se inizia a piovere. Si guardano il film con l’ombrello o l’impermeabile, è un’esperienza particolare”. Sicuramente l’Arena è modo di fruire il cinema differente, tanto che molte persone vanno a rivedere pellicole già viste proprio per il contesto diverso. Quindi, buon compleanno Smeraldo e 100 di questi giorni.
Marco Frassinelli (L'Eco della Riviera)
smeraldo durante un film
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